"No ai cacciatori in città",
dalla Lav raccolte 190 firme
“No all’ingresso dei cacciatori in città e nei parchi”, cosa resa possibile dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2023, che ha modificato la legge sulla caccia. A chiederlo a gran voce è la Lav di Cremona, che ha raccolto 190 firme tra la cittadinanza e le ha depositate in Comune, chiedendo di farsi portavoce con le istituzioni nazionali di queste istanze.
“Ringraziamo per la disponibilità l’assessore Simona Pasquali: da quanto emerso dal nostro incontro tenutosi il 23 gennaio, auspichiamo che questa amministrazione possa adoperarsi per la tutela della salute pubblica e la sicurezza dei suoi cittadini, nonché alla tutela dell’ambiente, degli animali selvatici e domestici” sottolinea Maria Pia Superti, portavoce della Lav di Cremona.
“L’assessore si è impegnata a trasmettere le firme alle competenti autorità regionali e provinciali affinché possano considerare il contributo dei cittadini nell’ambito della specifica attività di pianificazione e controllo”.
Come spiega l’associazione, “a seguito delle modifiche introdotte, è consentito alle Regioni, Enti competenti nell’ambito della definizione dei piani di controllo numerico, provvedere al controllo delle specie di fauna selvatica anche in zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di “silenzio venatorio” e nei periodi di divieto, ossia in momenti in cui la caccia è interdetta.
Ad oggi si possono contare decine di feriti e morti causati dai cacciatori anche all’interno di aree urbane. Molti animali domestici sono stati colpiti dalle pallottole, per sbaglio o intenzionalmente: un esempio su tutti l’uccisione di Uma, avvenuta a Parabiago (MI) all’ interno di un parco cittadino, di fronte alla propria famiglia”.
La Lav, unitamente ai cittadini sottoscrittori, “ricorda l’esistenza di azioni di prevenzione efficaci, per il mantenimento dell’equilibrio della biodiversità, che non prevedono l’utilizzo di armi da fuoco, come l’immunocontraccezione e sistemi elettronici e non, per la prevenzione degli incidenti e la creazione di sopra e sottopassi stradali per facilitare lo spostamento della fauna selvatica”.
Naturalmente, in ambito territoriale, “si estende l’invito ad una maggiore tutela dell’ambiente e dei suoi abitanti, anche alla Provincia di Cremona e all’Ufficio Territoriale Regionale Val Padana – Cremona”.