Cronaca

Area riabilitativa salute mentale,
corso di fumetto per gli utenti

La salute mentale è come un albero di ciliegie: bisogna prendersene cura per farla fiorire. Questa è solo una delle immagini disegnate durante la seconda edizione del corso di fumetto rivolto agli utenti dell’Area riabilitativa di salute mentale dell’ASST di Cremona. Organizzato in collaborazione con il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, il corso si è tenuto al Centro diurno di via Belgiardino a Cremona tra novembre e dicembre dello scorso anno, coinvolgendo quindici utenti del servizio, tra appassionati e curiosi. Alla guida dei dieci incontri: Stefano Tedeschi – fumettista e insegnante d’eccezione – e gli educatori del servizio Francesco Casali e Paola Forlani.

Stamattina al Centro diurno si è svolto un momento di restituzione, durante il quale gli aspiranti fumettisti hanno mostrato i lavori realizzati, condividendo pareri e riflessioni con tutti i presenti. Sonia, Carla, Enrico, Maria, Giuseppina, Carmela e Valerio hanno spiegato come sono riusciti a comunicare attraverso il disegno. Grazie a questo esercizio esprimere idee e parole è stato più facile. Anzi, si è rivelata una vera e propria sorpresa molto confortante: scoprirsi capaci di raccontare la propria storia e dar libero sfogo ai pensieri può considerarsi una cura.

DISEGNARE PER STARE MEGLIO

«Anche quest’anno, il fumetto ci ha dato l’occasione di parlare di salute mentale in modo non convenzionale – afferma l’educatore Francesco Casali – Il corso ha suscitato la curiosità di nuovi utenti che, passando per il centro diurno, si sono imbattuti in questa esperienza e hanno deciso di fermarsi». Dopo un ripasso sulle nozioni tecniche utili a comporre la propria striscia, ognuno ha cercato di costruire una storia, partendo dalle proprie riflessioni ed esperienze personali. «Il tema chiave è la consapevolezza – prosegue Casali – verso sé stessi e nei confronti del proprio percorso di cura». Imparare a raccontarsi non è semplice, «Soprattutto quando si tratta di esporre le proprie fragilità – conclude l’educatore – Il fumetto diventa così un prezioso alleato per abbattere lo stigma che spesso accompagna il tema della salute mentale, affrontando anche i lati più delicati e dolorosi delle rispettive esperienze, da trasformare in qualcosa di bello».

LINGUAGGI SENZA BARRIERE

Con ArteAssieme e le Happy News, il corso di fumetto si colloca tra i percorsi attivati presso il Centro diurno: «L’importanza e l’utilità delle attività espressive nell’ambito della riabilitazione psichiatrica è riconosciuta dalla letteratura internazionale», aggiunge Roberto Pezone (Psicologo Area riabilitativa di salute mentale dell’ASST di Cremona e responsabile del progetto).«L’arte come il fumetto sono linguaggi senza barriere: consentono alle persone di avere a disposizione uno strumento in più per esprimere ciò che hanno dentro sé, mondi talvolta non accessibili a livello verbale. Per questo motivo, stiamo progettando nuovi percorsi di questo tipo, in collaborazione con diverse realtà territoriali. Per gli utenti sarà un’ulteriore opportunità per uscire dalla dimensione della patologia e provare ad integrarsi in contesti liberi dal pregiudizio».

IL CORAGGIO DI RACCONTARSI

Come sottolinea Stefano Tedeschi, che anche quest’anno ha condotto il laboratorio, «Il fumetto si è riconfermato un valido strumento per fare forma a idee o pensieri difficili da esprimere a parole. Ognuno ha deciso di condividere un pezzetto di sé, sciogliendo poco a poco le resistenze verso il foglio di carta. Fare “scarabocchi” significa riconnettersi all’infanzia, ritrovare spontaneità e un tratto genuino, annullare strutture e complessità per tornare in contatto con la parte più umana ed emotiva. Anche quando si tratta di storie difficili da raccontare, il dialogo tra allievi e insegnante ha permesso a tutti i partecipanti di trovare il linguaggio giusto per parlarne, trovando coraggio, fiducia e soprattutto libertà di essere se stessi».

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