Economia

Forza Italia: "A2A spieghi ora cosa
vuole fare del piano Cremona 20/30"

In primo piano a sinistra Luca Ghidini; a destra Carlo Malvezzi

Non solo il termovalorizzatore, ma tutta la partita dei rapporti Comune – A2A, già al centro di tanti scontri tra maggioranza e opposizione negli ultimi 5 anni, entra di prepotenza nella campagna elettorale.

“Forza Italia chiede all’Amministratore Delegato di A2A, che per chiarezza e trasparenza la condivisione delle scelte sul futuro energetico  della città  avvenga ora, non dopo le elezioni”, affermano Carlo Malvezzi, capogruppo in Comune e Luca Ghidini, commissario cittadino, in relazione alle paventate ipotesi di allungamento della vita del termovalorizzatore e della nascita dell’impianto di biometano, emerse dopo la presentazione dei risultati di bilancio 2023 da parte del gruppo bresciano milanese.

Riteniamo che il confronto debba avvenire alla luce del sole e debba essere un tema centrale della campagna elettorale, dando la possibilità ai cittadini cremonesi di scegliere consapevolmente a chi affidare il governo della città, tra chi li ha ingannati per dieci anni raccontando loro bugie o chi approccia questa  tematica in modo responsabile e trasparente”.

Gli esponenti azzurri ribadiscono poi che la scelta fatta dal centrosinistra cremonese anni fa di “vendere LGH S.p.A. ad A2A è stata una scelta sbagliata che è andata nell’interesse di A2A e a discapito di Cremona e del territorio”; che “la rete di teleriscaldamento cittadino deve continuare ad essere alimentata da fonti rinnovabili, sia per ragioni ambientali, sia per evitare di penalizzare economicamente le utenze che sono allacciate”. E criticano la modalità con cui è stata introdotta la tariffa puntuale “che si è rilevata iniqua, penalizzante per le famiglie e ha portato all’incremento dell’indecoroso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti”.

Sull’impianto di biometano ritengono che la localizzazione scelta sia inadatta e bocciano quindi il progetto di A2A nonostante siano favorevoli al biometano in sè; e quanto al progetto Cremona 20/30, “erano previsti 15 progetti di impianti di produzione di energia: 10 di questi (compreso l’impianto di biometano) facevano parte del pacchetto base, altri 5 del pacchetto sperimentale. Investimento previsto 150 milioni di euro. A distanza di 3 anni gli unici 3 progetti realizzati sono quelli realizzati da un’altra società pubblica del territorio”.

“Oggi – è la richiesta di FI – chiediamo al dottor Mazzoncini un confronto pubblico sul grado di attuazione di quei progetti e sulla conferma della volontà di A2A di realizzarli, è indispensabile che ciò avvenga prima del voto, in modo che i cittadini possano valutare se la cosiddetta ‘partnership’ con il territorio cremonese, prospettata al momento dell’operazione di acquisto di LGH è reale, o come  noi temiamo, sia stata citata solo per acquisire un ingente patrimonio pubblico dei cittadini cremonesi (valore oltre 100 milioni di euro) alle migliori condizioni, senza gara pubblica. Saremmo felici di essere smentiti dai fatti”.

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