Minacce e botte a moglie e figlio
50enne alcolista a processo
L’ennesima storia di violenze in famiglia è arrivata davanti al giudice per l’udienza preliminare che ha rinviato a giudizio un marito e un papà violento e alcolista per maltrattamenti alla moglie e al figlio piccolo. Secondo l’accusa, dal 2000 al 2022, l’uomo, un 50enne assistito dall’avvocato Paolo Rossi, spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche avrebbe trasformato in un incubo la vita dei suoi cari, maltrattati con ingiurie, gravi minacce di morte e violenze fisiche e psicologiche, provocando nelle vittime uno stato di prostrazione e di terrore, con serio timore per la propria incolumità, tanto da essere costretti a trasferirsi in una comunità protetta.
“Vi spezzo, vi ammazzo di botte”, avrebbe detto l’imputato, rivolto alla propria famiglia. “Vi taglio a metà, vi faccio a pezzi e vi distribuisco fuori in modo che nessuno possa riconoscervi”. In più occasioni, alla presenza del figlio minorenne, l’uomo avrebbe denigrato e umiliato la moglie, sostenendo che non facesse nulla in casa, che non fosse una brava moglie e nemmeno una brava madre. “Sei una zecca”, le avrebbe detto.
Altre volte, alla presenza del figlio, avrebbe picchiato la moglie con schiaffi, calci e pugni, prendendosela anche con il ragazzino che accorreva in aiuto della mamma.
La donna sarebbe stata costretta dall’imputato a non chiamare le forze dell’ordine o ad andare al pronto soccorso, minacciandola che in caso contrario le autorità le avrebbero tolto il figlio. Alla fine la vittima, stanca dei continui soprusi, si era fatta forza e aveva allertato i carabinieri.
I primi testimoni saranno sentiti nell’udienza del prossimo 4 giugno.
Sara Pizzorni