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Luca Broggini, voce del canottaggio:
"Giacomo può far sognare Cremona"

Luca Broggini (a destra) accanto a Rossano Galtarossa con cui commenterà le gare per Discovery

Sarà la voce ufficiale del canottaggio a Parigi per Warner Bros Discovery ed Eurosport accanto a Rossano Galtarossa, campione olimpico a Sydney insieme al nostro Simone Raineri. Luca Broggini, lo speaker ufficiale della Federazione Italiana Canottaggio e di World Rowing, ha visto crescere decine di campioni accompagnandoli sui campi gara fin da ragazzini per poi ritrovarli ai Campionati Italiani o nelle competizioni internazionali. Per anni ha gestito l’ufficio stampa di Canottaggio Lombardia, scrive per la Prealpina, e oggi è conduttore del TGRowing e di CanottaggioInforma oltre che dei Webinar della Federazione. È stato premiato come giornalista dell’anno nel 2023 dalla FIC. È originario di Varese, ma ha incrociato più volte Cremona sulla sua strada, e toccherà a lui commentare le avventure olimpiche del cremonese Giacomo Gentili che esordirà sabato 27 luglio alle 12:40.

“Cremona è stata una città per me molto importante perché ho potuto realizzare il mio piccolissimo sogno sportivo di vestire la maglia azzurra. Seppur non sia stato un grande atleta, Cremona è stata la città che mi ha permesso di costruire un equipaggio che poi nel 2005 mi ha portato alla Coupe de la Jeunesse 19 anni fa. Ho remato in Canottieri Baldesio, ma nei miei ricordi non c’è solo il canottaggio, devo dire che ci divertivamo un sacco anche con attività collaterali, la piscina è nel mio cuore”.

Il legame con Cremona è proseguito anche attraverso tutte le gare che ha avuto il piacere di commentare come speaker di tanti eventi remieri in cui ha raccontato anche le gesta dei cremonesi.

“Cremona di fatto è un punto di riferimento per il canottaggio italiano. Le sue società sono delle fabbriche di campioni, basta guardare ai Giochi olimpici recenti senza andare troppo indietro nella storia. Giacomo su tutti, pronto a rincorrere un grande sogno a Parigi. Ma senza dimenticare Valentina che il sogno l’ha realizzato in Giappone”.

Rimarrà nella storia la sua telecronaca e le sue parole nel finale di gara di Tokyo “l’Italia si porta sotto, tre formazioni sulla stessa linea ci permettono di sognare, non solo in grande ma in grandissimo” e poi l’urlo che ogni telecronista e appassionato vorrebbe lanciare “campionesse olimpiche” per Valentina e Federica, che emozione è stata?

“È stata una vittoria che ho vissuto due volte, primo perché è stato il mio primo oro olimpico che ho avuto la fortuna di raccontare e tra l’altro il primo dell’Italia. Il secondo perché ho avuto la fortuna di accompagnare nel sogno degli sportivi due ragazze che ho visto crescere fin da bambine, che hanno coronato un percorso fatto di impegno, sacrifici, dedizione, ma anche divertimento, passione e che alla fine ha portato a realizzare un’impresa straordinaria che ha riscritto la storia del canottaggio femminile in Italia”.

E adesso Giacomo… cosa vede in quella barca azzurra?

“Tanta maturità, sicuramente l’Olimpiade è una gara a sé che non deve essere assolutamente confrontata rispetto a campionati del mondo e campionati europei. Sulla barca azzurra vedo esperienza, determinazione ma soprattutto grande concentrazione. Giacomo gioca un ruolo principale, perché il capo voga sarà colui che non solo darà ritmo, ma terrà le redini di un equipaggio che ha scritto la storia del canottaggio in Italia. Una medaglia è sicuramente un grande obiettivo più volte dichiarato, ovviamente per scaramanzia non si vuole dire niente. Ma Giacomo può davvero sognare e far sognare Cremona e l’Italia”.

Cristina Coppola

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