West Nile e Dengue, sette casi
accertati. I consigli dell'Ats
Tre casi confermati in provincia di Cremona di infezione da West Nile, il virus veicolato dalle zanzare, ormai diffuso tra maggio e novembre anche nelle nostre zone. In due casi è stato trovato nel sangue di altrettanti donatori dell’Avis; il terzo caso riguarda invece la diagnosi clinica di una persona ricoverata con febbre. Altri due casi non sono ancora confermati ma altamente probabili.
Il servizio di Prevenzione Malattie infettive dell’Ats Val Padana segue con particolare attenzione l’andamento dei contagi, partendo dalle attività preventive, come quelle in collaborazione con il Dipartimento Veterinario, che ogni anno ad inizio stagione, attraverso la sorveglianza entomologica, individua la presenza dei virus nelle zanzare, importante per capire con qualche settimana di anticipo i possibili contagi umani.
Come spiega il dirigente del servizio di Prevenzione Malattie Infettive, dottor Luigi Vezzosi, “l’infezione da West Nile può essere anche asintomatica, come avviene nell’80% delle persone, ed è questo il caso delle positività che abbiamo riscontrato nei donatori. In un 20% circa dei casi prevale la forma lieve, la cosiddetta ‘febbre da West Nile’ in cui possono esserci anche manifestazioni come atralgia, mialgia, una sorta di sindrome influenzale, oltre a possibili rush cutanei. In meno dell’1% dei casi possono verificarsi forme neurologiche che purtroppo in alcuni casi possono provocare forme neuroinvasive più aggressive, come l’encefalite. Per il momento la situazione in provincia è sotto controllo”.
Naturalmente l’evoluzione dei sintomi deve essere valutata con attenzione nelle persone che effettuano “terapie immunosoppressive, diversi studi dimostrano che possono essere più a rischio; come pure gli anziani. E’ buona norma che queste persone si proteggano utilizzando repellenti e cercando di coprire le parti del corpo più esposte”.
Il servizio di Igiene Pubblica, su segnalazione dei casi riscontrati dalle Malattie Infettive, invia alle amministrazioni comunali le informazioni sui singoli casi accertati, in modo che attuino le operazioni di binifica delle aree a rischio.
Attenzione alta anche per quanto riguarda la febbre Dengue, riscontrata finora in provincia in quattro persone, oltre a un caso ancora da accertare, tutte rientrate da Paesi dove il virus è molto diffuso (alcune zone di Asia, Africa e Sudamerica). Anche in questi casi nessun sintomo grave e poche anche le variazioni rispetto agli anni precedenti. A parte gli anni della pandemia, in cui anche la circolazione dei virus si era molto rallentata, nel 2024 sta andando meglio rispetto al 2023, anno in cui in Sudamerica si erano registrati numeri da record. gbiagi