Biometano, prove di disgelo
Primo incontro Virgilio-comitato
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Si sono incontrati mercoledì 9 ottobre, il sindaco di Cremona Andrea Virgilio e i rappresentanti del comitato BiometaNO, il primo appuntamento da quando si è insediata la nuova amministrazione. “Abbiamo espresso la nostra soddisfazione per l’esito della conferenza dei servizi. Almeno il sindaco Virgilio ci ha visto come interlocutori, questo è sicuramente un riconoscimento, tenendo conto che il suo predecessore Galimberti non ci aveva mai ricevuto”. Lo ha detto Luigi Lipara, presidente del Comitato, nella trasmissione La Piazza di Cremona1 andata in onda ieri sera che si può rivedere sulla pagina web cremona.it.
Nell’incontro, il sindaco ha confermato al Comitato quanto dichiarato a inizio settembre: no all’impianto proposto da A2A in quella zona al confine con Gerre de Caprioli.
La trasmissione ha ospitato inoltre il consigliere di Cremona sei tu Andrea Segalini, il consigliere di Novità a Cremona Alessandro Portesani e in collegamento, Alessandro Bettoni, del Consorzio Italiano Biogas. Dalla piazza di Bosco ex Parmigiano, il sindaco di Gerre de Caprioli Michel Marchi attorniato dai cittadini che da un anno a questa parte, aderendo al comitato si sono esposti contro la realizzazione dell’impianto di A2A nell’area del termovalorizzatore. “Il diniego dell’impianto è una vittoria dal basso”, ha detto Marchi. Riprendendo le dichiarazioni dei proponenti che a suo tempo prevedevano l’avvio dell’impianto a fine 2022, “noi siamo stati l’imprevisto”, ha aggiunto. Pensiero condiviso da Lipara: “Si è parlato di ‘pochi cittadini conflittuali’ a proposito del Comitato. Ma ci si dimentica che abbiamo molti aderenti da fuori, abbiamo prodotto documentazione tecnico scientifica grazie a tecnici qualificati, siamo una realtà tutt’altro che locale”.
Restano i timori che quanto vissuto in questo anno e mezzo, ossia il progredire di un progetto all’insapunta della collettività, possa ripetersi in futuro. Per questo, “il rischio rimane”, ha aggiunto Marchi. “Esperienze di questo tipo, un impianto fatto nel silenzio, ci fanno restare perplessi. 10 anni di bugie di Galimberti sullo spegnimento del termocombustore ci obbligano a restare attenti”.
Per il momento comunque una tregua con il comune di Cremona è stata raggiunta, ma “nella terza città più inquinata d’Europa, basterebbe in futuro non fare più niente di nuovo su fronte delle combustioni e ridurre l’esistente. In questa città non possiamo più permetterci errori che conducono a malattie”.
Per Segalini, della lista civica che ha sostenuto il sindaco Virgilio, nessun voltafaccia nei rapporti con A2A ma un cambio di atteggiamento reso necessario dall’evolversi dei fatti: “L’idea iniziale era di portare avanti con A2A interventi di mitigazione e investimenti che portassero in quel comparto a una chiusura del termovalorizzatore. Il venire meno di questo presupposto obbliga a sedersi attorno a un tavolo”.
Alessandro Portesani ha parlato della mozione del centrodestra che chiedeva all’amministrazione di esprimersi chiaramente con un no a questo e futuri altri impianti di questo tipo, mozione che è stata bocciata in Consiglio. E ha espresso il dubbio che l’inversione di marcia del centrosinistra derivi in realtà da un disinteresse di A2A dal portare avanti il discorso biometano alle porte di Cremona: “Lo ha fatto capire Mazzoncini a Cernobbio il 6 settembre quando ha detto che le traiettorie del gruppo si dirigono altrove”.
A parole, massima disponibilità a collaborare tra i due schieramenti: “Venerdi – ha aggiunto Segalini – si insediano le commissioni, l’Ambiente sarà attiva su questo tema, la mozione della consigliera Ceraso verrà discussa e sarà sostanzialmente una continuazione del Paes (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) da noi proposto, per cui siamo aperti al confronto”.
“Noi siamo pronti a collaborare con l’amministrazione – ha ribattuto Portesani – attendiamo però di essere contattati, nessun componente del centrodestra lo è stato finora. Siamo disponibili, a partre dalla costituzione delle commissioni consigiari. Con tutto il rispetto per Segalini, devo dire però che mi dispace che stasera non sia presnte il sindaco Virgilio”.
Marchi in chiusura: “Parafrasando una dichiarazione del sindaco, noi siamo orgogliosamente ambientalisti populisti, perchè questo appellativo che ci è stato dato in modo forse dispregiativo, ha consentito alla città di Cremona di evitare un impianto che produce inquinamento e tutto quanto connesso. Per noi è un orgoglio e un merito”.
Alessandro Bettoni ha poi sostenuto la validità del biometano ma non ad ogni costo: “All’interno di aziende agricole e in equilibrio con le realtà zootecniche locali, questi impianti hanno sicuramente il loro valore”.
“Confondere l’economia circolare con quella che è estrazione di valore – ha concluso Lipara – mi sembra una forzatura che va nell’onda del green washing più che verso la sostenibilità. Nell’ultima revisione del Pnrr le biomasse, quelle stesse che erano previste in entrata nell’impianto di biometano a Cremona, di fatto sono state espunte perchè sempre più emergono le contraddizioni di questo modello produttivo. Vedo che gi stessi promotori di questi impianti, con grande onestà, hanno dichiarato che le condizioni di sostenibilità sul singolo territorio non possono esere eluse. Qui a Cremona, appunto, non c’erano, a noi pareva evidente fin dall’inizio, mi compiaccio che adesso tutti siano d’accordo”.
Giuliana Biagi