Cessione distribuzione gas
A2A, mobilitazione sindacale
A fronte dell’intenzione di cedere le reti della distribuzione gas nei territori di Brescia, Bergamo, Cremona, Pavia e Lodi, da parte di A2A, le organizzazioni sindacali Cgil e Uil hanno aperto le procedure di raffreddamento e conciliazione in base alla legge sullo sciopero 146/90.
“La preoccupazione del Sindacato per la cessione delle reti gas è molto alta in quanto oltre alla possibilità concreta di perdita della qualità del servizio offerto, c’è il rischio che i trattamenti di secondo livello in A2A non siano poi garantiti ai lavoratori coinvolti, una volta ceduti ad Ascopiave” sottolinea Mario Giuseppe Santini, segretario Filctem Cgil Cremona. “Con questo presidio i delegati sindacali intendono sottolineare la vicinanza e la solidarietà nei confronti di tutti i lavoratori coinvolti nella cessione delle reti ribadendo ancora una volta la loro netta contrarietà”.
“A2A si definisce Life Company dichiarando di essere vicini alle persone: lo striscione che recava la scritta “A2A Lies company” ricorda come l’Azienda dichiarasse nemmeno un anno fa che laddove il servizio di distribuzione del gas avveniva in concomitanza con quello elettrico, si sarebbe mantenuto l’esercizio” si legge nel volantino. “Altro che life company, lies company è dunque la definizione che in questo momento più le si addice: A2A, seguendo valutazioni legate ad opportunità di business e di strategia aziendale, contraddice nei fatti le dichiarazioni espresse in passato alle Organizzazioni Sindacali, vendendo un bene pubblico che rappresenta un servizio essenziale alle comunità”.
Le Organizzazioni Sindacali hanno quindi chiesto un incontro agli azionisti pubblici di A2A (Comuni di Milano, Brescia, Bergamo, Pavia, Lodi e Cremona). “Gli incontri sono ancora in corso; in quelli già svolti, alcuni Sindaci hanno affermato di rispettare la decisione di A2A ma sostengono di farsi parte attiva nei confronti dell’azienda in merito alla preoccupazione del Sindacato per il personale coinvolto” scrivono ancora i sindacalisti.
“A2A, al momento, non vuole recedere dall’avvio della procedura di cessione. Quindi la Filctem Cgil e la Uiltec Uil continuano il percorso di mobilitazione con la proclamazione dello sciopero del 13 dicembre per salvaguardare i diritti dei lavoratori evitando la svendita di un bene pubblico” conclude il volantino.