Gestione Piscina comunale,
Ceraso presenta tre interrogazioni
A che punto sono i lavori per la riqualificazione della piscina comunale? A chiederlo è Maria Vittoria Ceraso, che ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione, chiedendo conto alla giunta “dello stato di avanzamento dei lavori” iniziati 6 luglio con l’impermeabilizzazione dei tetti, che, secondo il cronoprogramma presentato dall’Assessore Zanacchi “dureranno quindici mesi e saranno suddivisi in vari step, senza pregiudicare mai la fruibilità dell’impianto natatorio che resterà sempre aperto” ha specificato Ceraso.
“In particolare a settembre-ottobre erano previsti i lavori alla vasca abbandonata degli anni ‘70 ampliando la cubatura della struttura per farla diventare la sede per le cosiddette attività “a secco”, ovvero corsi e palestra. A”d oggi sono state rispettate le tempistiche previste dal cronoprogramma come ad esempio quelle relative ai lavori che avrebbero dovuto essere eseguiti a settembre/ottobre? In caso contrario sono state applicate nel 2024 eventuali penali per ritardi o altre inadempienze da parte di Forus previste dalla Convenzione in essere?”.
Non è tutto: Ceraso ha presentato anche un’altra interrogazione, per chiedere “se il gestore stia garantendo gli orari di apertura dell’impianto previsti dalla Convenzione”. Secondo la consigliera, infatti, “sembrerebbe che attualmente gli orari di apertura non siano del tutto in linea con quanto previsto in Convenzione”. All’art. 10 del contratto, il concessionario si impegna a garantire orari di apertura minima degli impianti (orario invernale feriali 6.30/22.30- sabato e festivi 9-18.30- orario estivo 9-20) con eventuali modifiche valutate e concordate annualmente con il concedente. Orari che, secondo Ceraso, sarebbero invece diversi.
“Infine Forus avrebbe anche l’onere di attivare iniziative per la promozione turistica della città di Cremona anche attraverso forme di convenzionamento con altre strutture ludiche, culturali, ricettive e programmare e organizzare manifestazioni sportive agonistiche di carattere regionale e nazionale, adeguate alle caratteristiche della Piscina Comunale” prosegue Ceraso.
“In realtà sembrerebbe che Cremona abbia perso qualche occasione in questo senso e per questo chiedo conto al Comune che dovrebbe vigilare sull’attuazione della Convenzione.
Infine notizie dell’ultima ora continuano i disservizi: in questi giorni le docce sono fredde e non c’è stato un tempestivo intervento risolutivo da parte del gestore” prosegue la consigliera.
Terza ed ultima interrogazione, riguarda invece i rapporti contrattuali del personale che lavora presso la struttura. “Il 21 maggio 2024 il Tribunale di Cremona Sezione Lavoro ha condannato Sport Management SSD Spa, ex gestore della piscina comunale di Cremona, per irregolarità nei contratti di lavoro del personale per una cifra che si aggira attorno ai 30.000 euro, oltre le spese legali” spiega Ceraso.
“La condanna coinvolge 5 ex collaboratori che hanno contestato i contratti di collaborazione sportiva con cui erano inquadrati per mansioni invece previste e normate dai contratti collettivi di riferimento. In particolare il ruolo di assistente bagnanti è stato ricondotto al contratto turismo e stabilimenti balneari. Nella Convenzione in essere gli artt. 10 bis e 26 quater prevedono in capo al concessionario l’osservanza delle norme in materia di lavoro e sicurezza nel rispetto dei contratti collettivi. Visto il precedente si chiede pertanto al Comune se attualmente tutti i lavoratori che operano nella piscina comunale sono assunti nel rispetto della normativa vigente ed in linea con quanto statuito dalla citata sentenza” conclude.