Irpef: dipendenti e pensionati
dichiarano l'87% delle imposte
Lavoratori dipendenti e pensionati dichiarano rispettivamente 3,57 e 2 miliardi di euro, complessivamente quasi 5,6 miliardi di euro sui 6,38 complessivamente dichiarati da tutti i contribuenti Irpef cremonesi. Il restante 12,7%, viene dichiarata da persone fisiche che sono imprenditori e lavoratori autonomi o percepiscono redditi da fabbricati.
La gran parte dei redditi Irpef in provincia di Cremona, nell’anno di imposta 2022, ovvero le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2023, è dichiarata da lavoratori dipendenti (55,9% del totale) e pensionati (31,3% del totale) che, quindi, complessivamente, dichiarano l’87,3% delle imposte Irpef. In altri termini lavoratori dipendenti e pensionati dichiarano rispettivamente 3,57 e 2 miliardi di euro, complessivamente quasi 5,6 miliardi di euro sui 6,38 complessivamente dichiarati da tutti i contribuenti Irpef cremonesi. La parte restante dei redditi, il restante 12,7%, viene dichiarata da persone fisiche che sono imprenditori e lavoratori autonomi o percepiscono redditi da fabbricati. Di questi redditi il 7,8% deriva da redditi di spettanza dell’imprenditore o da partecipazione a società, mentre il 2,9% deriva da redditi da lavoro autonomo e il restante 2% da redditi da fabbricati.
Le persone fisiche che dichiarano redditi delle diverse tipologie sono più numerose del totale dei contribuenti, poiché un contribuente può dichiarare redditi diversi nello stesso anno di imposta sommando, ad esempio, proventi da fabbricati e da pensione o altro. La maggior parte dei contribuenti dichiara redditi da lavoro dipendente (148.805 persone fisiche), per un reddito medio di 23.944, superiore a quello dichiarato da chi ha redditi da pensione (99.390 persone fisiche) che, mediamente, è nell’ordine dei 20.124 euro.
Il reddito medio più elevato è dichiarato dai 2.733 autonomi che, mediamente, arrivano a 68.467 euro, superando i redditi derivanti da attività di impresa, dichiarati da 19.674 contribuenti, per un importo, sempre medio, di 25.456 euro. Si sottolinea che il confronto tra le differenti categorie reddituali deve tener conto sia delle
diverse norme fiscali per la loro determinazione sia delle singole peculiarità. In particolare, non è possibile, dai dati pubblicati, comparare il reddito degli imprenditori con quello dei “propri dipendenti”: la definizione di imprenditore non può essere assunta come sinonimo di “datore di lavoro” in quanto tra gli imprenditori sono compresi anche coloro che non hanno personale alle loro dipendenze.
Un aspetto rilevante della composizione dei redditi dichiarati è quello che considera la suddivisione per classi di reddito, che evidenzia come lo scaglione più numeroso sia quello dei contribuenti con redditi compresi tra i 15 mila e i 26 mila euro, oltre 92 mila persone fisiche, il 35,2% del totale, mentre una quota rilevante dei contribuenti cremonesi si colloca nello scaglione superiore, con redditi da 26 a 55 mila euro, oltre 75 mila persone fisiche, il 28,7% del totale. Alle due estremità nella scala dei redditi gli oltre 80 mila contribuenti che dichiarano redditi inferiori ai 15 mila euro e gli oltre 14 mila contribuenti che dichiarano redditi superiori ai 55 mila euro. Tra questi, in particolare, 2.697 contribuenti cremonesi sono nello scaglione oltre i 120 mila euro, dichiarando un reddito medio di 227.260 euro, 11 volte quello medio.
Insomma, l’analisi dei dati della distribuzione dei redditi per classi di reddito evidenzia quello che è nel senso comune ovvero la presenza di differenze anche nel contesto cremonese.
Elio Montanari
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