Caos alla Baldesio, il presidente
Guadagnoli: "Nulla da nascondere"
Una vicenda complessa che si trascina da tempo. Alberto Corazzi, socio Baldesio da 60 anni, vuole controllare il rispetto delle regole nell’assegnazione di appalti e pretende di visionare 11 anni di documenti contabili. Il presidente della Baldesio si oppone, viene chiamata in causa la magistratura che decide.
I documenti si potranno consultare per tre giorni alla settimana per tre mesi. Il socio Corazzi si dice soddisfatto. Il presidente della Baldesio, Alberto Guadagnoli, conferma di non avere nulla da nascondere e assicura che non si dimetterà.
“È stato fatto un conteggio, ci sarebbero voluti almeno otto mesi e molto altro” commenta Guadagnoli. “Per cui è chiaro che non è possibile ripercorrere 11 anni di attività. Il giudice ha detto solo, invece che 11 anni, di ricapitolarne 5. Erano oltre dieci tipologie di documenti, ne sono stati concessi sei. Per cui ha fatto solo la parte che prevede la possibilità di poter consultare in tempi normali la documentazione. E noi non abbiamo mai negato nulla a nessuno, neanche alla persona che dice che lo neghiamo. Abbiamo mostrato tutto non più tardi di questa estate”.
Ma da questi documenti, cosa potrebbe uscire? Per il presidente “assolutamente nulla. Oltretutto quattro quinti della documentazione che è stata richiesta non riguarda la nostra amministrazione”.
“Noi non abbiamo niente da nascondere – ribadisce Guadagnoli. “Non ce l’abbiamo noi e non ce l’hanno sicuramente le precedenti amministrazioni”. E ogni richiesta di dimissioni, dal presidente, viene rispedita al mittente,. “Voglio solo ricordare, perché è giusto che si sappia, che il socio in questione è stato sospeso sei mesi”.
Giovanni Palisto