Il procuratore Silvio Bonfigli:
"Punto sul lavoro di squadra"
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Si è insediato questa mattina a Cremona il nuovo procuratore Silvio Bonfigli, classe ’63, nato a Sassari, ex procuratore aggiunto a Brescia, dove ha trascorso gran parte della sua carriera, alla fine degli anni ’90 come sostituto in procura e poi come sostituto procuratore generale.
Oggi in tribunale a Cremona, alla presenza delle autorità cittadine, dei magistrati e degli avvocati di Cremona, del personale del tribunale e della procura e di tanti magistrati bresciani, da anni colleghi e amici di Bonfigli, si è tenuta la cerimonia di insediamento davanti alla presidente del tribunale Anna di Martino e ai giudici Francesco Sora e Annalisa Petrosino.
“A Cremona vengo con tutta la voglia e l’energia di lavorare bene”, ha detto il nuovo capo della procura, che punta sul lavoro di squadra. “Dedicherò tutte le mie energie fisiche e mentali a questa nuova attività professionale a cui applicherò mediazione e dialogo. La mia porta sarà sempre aperta e mi impegnerò al massimo”.
Tra le tante persone che il nuovo procuratore ha voluto ringraziare c’è stata la presidente del tribunale di Martino: “34 anni fa”, ha raccontato Bonfigli, “quando da giovane varcai le porte della procura di Brescia trovai la presidente che mi prese sotto la sua ala e mi instradò al lavoro di sostituto. Con lei siamo sempre rimasti amici”.
Un ringraziamento, il nuovo procuratore l’ha fatto anche al pm Francesco Messina, che ha retto l’ufficio prima del suo arrivo, e all’ex procuratore di Cremona Roberto Pellicano, arrivato da Milano, dove oggi lavora, per assistere alla cerimonia. “Veniamo dalla stessa città, Sassari, e siamo amici di gioventù, ci tenevo particolarmente alla sua presenza. So il grande lavoro che Roberto ha fatto nella riorganizzazione dell’ufficio e proprio per questo da parte mia ci sarà continuità di programma“.
Bonfigli ha citato anche il procuratore della Repubblica di Brescia Francesco Prete, “mio capo per sei anni” e poi i “grandi” giudici con la “G” maiuscola Enrico Fischetti, Massimo Vacchiano, Giulio Deantoni, che prima di Brescia hanno lavorato a Cremona. “Con voi e con le vostre sentenze”, ha detto Bonfigli, “ho imparato il Diritto”.
E poi un ringraziamento agli avvocati. “Chi mi conosce”, ha aggiunto il procuratore, “sa quanto io consideri il ruolo e la funzione della difesa , siamo tutte parti che rispettano i principi della Costituzione e lavorano per lo stesso motivo, che è la funzionalità del sistema giustizia. Assicuro all’Avvocatura cremonese che in me troverà sempre un interlocutore presente e aperto a qualsiasi tipo di confronto sulla funzionalità dell’ufficio e sul servizio giustizia”.
Nel suo intervento, il procuratore si è detto contrario alla separazione delle carriere in magistratura. “Credo sia un errore”, ha detto. “Si perde quell’osmosi che c’è tra il pm e il giudice. I lavori sono diversi, ma complementari”.
Dopo il discorso del procuratore Bonfigli si sono succeduti gli interventi del procuratore generale Guido Rispoli, del procuratore di Brescia Francesco Prete, dell’avvocato generale Domenico Chiaro e dell’ex procuratore di Cremona Roberto Pellicano, che hanno esaltato le capacità professionali e umane del collega.
In particolare l’ex procuratore Pellicano, che ha definito il collega una persona “diplomatica, schietta e leale”, nell’augurargli buon lavoro ha parlato di Cremona come di una “comunità riservata, ma non chiusa, che giudica senza pregiudizi. A Cremona ho trovato sempre una disponibilità al dialogo da parte di tutti in uno spirito costruttivo, cosa che mi ha dato grande soddisfazione”. E sulla squadra con cui Bonfigli lavorerà in procura: “Vai a lavorare con persone magnifiche, ragazzi splendidi”, gli ha detto il collega Pellicano”. Ti troverai bene e potrai contare su di loro”.
Infine un saluto di benvenuto e un augurio di buon lavoro al nuovo procuratore è stato fatto, a nome dell’Avvocatura, dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Cremona Alessio Romanelli. “Per chi, come me”, ha detto Romanelli, “crede nel metodo, sapere che sarà quello della collaborazione, è già un ottimo indice di lavoro”.
Ad assistere alla cerimonia anche il presidente della sezione penale di Cremona Guido Taramelli, Carlo Nocerino, già procuratore aggiunto a Brescia, ora procuratore a Busto Arsizio, il giudice del tribunale di Brescia Roberto Spanò e le autorità cremonesi: il prefetto Antonio Giannelli, il questore Ottavio Aragona, e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri Paolo Sambataro e della guardia di finanza Massimo Dell’Anna. Ad applaudire il nuovo procuratore c’era anche la sua famiglia: la moglie, la mamma e la suocera.
Sara Pizzorni