Caos negli uffici della Cgil
Patteggia il marocchino violento

Ha patteggiato un anno e due mesi, pena sospesa, il 25enne di origini marocchine, nato a Cremona, ex fornaio, che aveva dato in escandescenze la mattina dell’8 gennaio nella sede della Cgil di Cremona, finendo in arresto. Al termine dell’udienza, il giovane, assistito dall’avvocato Massimiliano Corbari, è tornato in libertà. Quel giorno era entrato negli uffici della Cgil chiedendo informazioni su un bonifico che tra l’altro gli sarebbe arrivato a giorni. Ma poi improvvisamente aveva cominciato ad inveire contro il personale che aveva avvertito la polizia.
Al loro arrivo, gli agenti, un uomo e una donna, avevano cercato di calmare il ragazzo, ma a loro volta erano stati investiti da una serie di insulti pesanti. “Servi di Stato di m…”, e poi l’assalto agli operatori, con spintoni e botte. Il poliziotto aveva riportato ferite ad un polso e ad uno zigomo, mentre la collega aveva riportato una prognosi di sette giorni per la costola destra incrinata.

Il 25enne, caricato in auto per essere trasportato in Questura, aveva danneggiato anche l’auto di servizio: aveva rotto il finestrino posteriore e aveva dato testate alla capsula di sicurezza.
Al processo per direttissima, il giudice aveva convalidato l’arresto, e il 25enne, che ha precedenti per minacce, maltrattamenti e atti persecutori, era stato condotto in carcere, in quanto, nè il padre e neppure la sorella si erano detti disponibili ad ospitarlo a casa loro per una possibile misura degli arresti domiciliari. Oggi a processo, dopo il patteggiamento l’imputato è stato scarcerato.
Sara Pizzorni