Cronaca

Un dolce sostenibile e buono: Bauli
e la "sfida" agli studenti cremonesi

Un plumcake vegano, lamponi liofilizzati ricoperti di yogurt e cioccolato, anch’essi vegani, e un cubetto di ghiaccio aromatizzato. Sessione finale del business game di Bauli al Campus della Cattolica di Cremona.

Gli studenti della laurea magistrale in Food processing, della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali si sono, diciamo così, sfidati nella creazione di un prodotto dolciario che guardasse alla sostenibilità. Tre gruppi di studenti per tre prodotti innovativi e mai realizzati. Una challenge per produrre un dolce innovativo, creativo e, soprattutto, buono. L’aveva lanciata Bauli appunto 16 studenti della laurea magistrale in Food processing: innovation and tradition. Rappresentati, in ogni gruppo, le diverse funzioni aziendali (R&D, Qualità, Produzione, ecc.), gli studenti hanno  simulato la presentazione del nuovo prodotto dolciario al “board aziendale”, chiamato a giudicare la validità della proposta. Proprio come accade in azienda. Presente Marco Trezzi, direttore dell’Area ricerca e sviluppo di Bauli e docente in questo corso di laurea della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, che ha coinvolto alcuni colleghi dell’antica azienda dolciaria italiana – Enrico Mangano, Miryam Terzano Jacopo Pighi -, con l’obiettivo di far sperimentare in forma realistica tutte le fasi di nascita di un prodotto.

Simone Bacchetta

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