Cultura

“L’arte è un linguaggio”:
Lucia Zecchi all'Adafa

“L’arte è un linguaggio”. È questo il titolo scelto dalla pittrice Lucia Zecchi per la sua personale, di taglio antologico, che si apre all’Adafa sabato, 8 febbraio, alle 17,30.  L’esposizione sarà introdotta dal presidente del sodalizio di Via Palestro 32, Fulvio Stumpo, e dalla referente per le mostre, Giusy Asnicar.

Diplomata presso l’Istituto d’arte “Paolo Toschi” di Parma, ha utilizzato le tecniche apprese durante gli studi per sviluppare, come lei stessa afferma, «ricerche sul colore e sulla forma necessarie a strutturare un linguaggio personale distante dalle accademie e dalle mode. Inoltre, ho lavorato in riservatezza per ascoltare meglio le voci interiori che favoriscono lo sviluppo del pensiero, supportata dall’ambiente culturale che ho frequentato.1La mia esperienza artistica, infatti, si radica nell’esperienza religiosa della vita, cioè nel considerare l’esistenza come evolversi misterioso di eventi che la traghettano dal visibile all’invisibile…». «Durante gli anni d’insegnamento – aggiunge – portavo spesso i miei studenti e le mie studentesse a vedere esposizioni d’arte in modo che potessero apprezzare stili e soggetti diversi, cercando di capirne il senso e il significato». «In esposizione – afferma il curatore, Simone Fappanni – vengono proposti oltre trenta di lavori che abbracciano idealmente i temi più sentiti da Lucia: la figura umana, declinata sia in preziosi pezzi grafici, come il ritratto di una fanciulla che apre l’allestimento, eseguita a fusaggine con tratto deciso e perentorio, sia pezzi di grande formato su tela e tavola, eseguiti a olio ma anche a tecnica mista, in cui spesso si coglie un profondo simbolismo. Non mancano neppure i paesaggi, specie quelli padani, le composizioni floreali, in cui si evidenzia la notevole capacità compositiva della pittrice, lavori a tema sacro, e strappi d’affresco. Tutto ciò conferma la multiformità di questa esperienza creativa che, prendendo a prestito il titolo della rassegna, offre un saggio significativo del pregnante linguaggio espressivo, di rara intonazione poetica, della Zecchi».

La mostra, accompagnata da un catalogo monografico, può essere visitata gratuitamente da martedì a domenica dalle 17 alle 19 fino al 20 febbraio.

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