Cronaca

Il papà di Elisa ai compagni: "Per
la prima volta un po' di luce"

Una chiesa straripante ha voluto rendere omaggio alla giovane studentessa Elisa Marchesini, morta una settimana fa, travolta da un autobus mentre andava a scuola. Toccanti le parole di affetto espresse dai compagni di classe del liceo Anguissola, dagli studenti delle altre classi e dagli insegnanti e pronunciate questa mattina a Sant’Agata. Eccone alcuni stralci.

“Ci hai insegnato sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno, chiedevi a tutti ‘come stai’, anche ai prof, interessandoti sempre al nostro stato d’animo. Ci ha scosso un evento tragico ma ci riscopriamo comunità”.
“Abbiamo sentito un dolore devastante che di solito vedevamo da uno schermo e senza filtri è difficiletutto questo. “Insieme raccogliamo i cocci, la presenza di chi amiamo non è scontata”. “Ci siamo sentiti uniti nel dolore”.

“Un silenzio irreale per una scuola – ha raccontato la docente di Italiano di Elisa, Giulia Montesano. Il sielnzio di quando è circolarnota la notizia, il silenzio nell’intervallo. Tutti i ragazzi, di solito allegri e chiassosi, sono usciti dalle classi come esce un fiume silenzioso. Nessuno ha toccato cibo, nessuno ha alzato la voce, tutti si muovevano piano con lo smarrimento negli occhi. Il silenzio è continuato anche nei giorni successivi come se l’intera scuola fosse ammutolita, al punto che lunedi, durante il minuto di silenzio, non si è poi tanto sentita la differenza”.

In chiesa anche i genitori di Elisa, commossi dall’affetto dei compagni di scuola. “Quando muore un figlio c’è il buio, oggi a distanza di una settimana è la prima volta che siamo riusciti a sentire qualcosa di positivo e vedere un po’ di luce”, ha detto il papà di Elisa, Paolo. “Noi non siamo cremonesi, ma questa città è davvero qualcosa di grande”.

A chiudere la cerimonia, don Roberto Musa: “Un’ultima preghiera la rivolgiamo a te, Elisa, che ora in Dio abiti in una eternità di luce. In quel tutti amici, tira dentro anche noi che siamo qui stamattina. Tutta la tua scuola, perchè il dolore si trasformi in forza, le parole in scelte, il buio in luce”.

Il servizio di Nicoletta Tosato

 

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