Allarme truffa online: false
convocazioni dei Carabinieri

Una nuova campagna di phishing sta viaggiando in rete anche in provincia di Cremona, basata su false convocazioni a firma dei carabinieri. Le mail o i messaggi riportano una comunicazione, indirizzata alle potenziali vittime, che informa che, da un’analisi effettuata sul traffico internet e sui dispositivi dei destinatari, è stata riscontrata la visualizzazione di contenuti di carattere pornografico compresi video con minori di 18 anni, chiedendo di fornire spiegazioni via email entro dei termini indicati in un allegato.
Si tratta di falsi messaggi che prospettano alla vittima un’inesistente indagine penale con l’intento di indurla a ricontattare i “truffatori” e esporsi in questo modo a successive richieste di pagamenti in denaro o di comunicazione dei propri dati personali. Le false email presentano però degli evidenti errori: l’indirizzo email indicato, ovvero carabinieri@btconnect.com, è falso e non è tra quelli istituzionali. I reali indirizzi email dei Carabinieri si possono trovare in rete, cercando i vari presidi dell’Arma. Inoltre, queste comunicazioni riportano la dicitura “2025 Direttore Generale della Pubblica Sicurezza”: quest’ultimo è il Capo della Polizia e, in particolare, è il vertice della Polizia di Stato e non dell’Arma dei Carabinieri, pur coordinando l’operato di tutte le forze di polizia italiane.
Pertanto, l’Arma si raccomanda di diffidare da simili messaggi. Chi ha ricevuto, o riceverà, una comunicazione analoga non la deve aprire e, soprattutto, non deve rispondere. Infatti, nessuna istituzione, tantomeno le forze di polizia, contattano i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro minaccia di procedimenti o sanzioni penali.