Tenta il furto, ma il querelante
non si presenta in aula: assolto

Un 62enne residente a Cremona è finito a processo per un tentato furto avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 ottobre del 2020 ai danni della parafarmacia Santa Rita di Piazza Roma. Ma oggi l’uomo, pluripregiudicato, assistito dall’avvocato Giovanni Bertoletti, è stato assolto. Chi aveva sporto denuncia non si è presentato al processo: per la riforma Cartabia è remissione tacita della querela.
Quella notte i poliziotti erano intervenuti in seguito alla segnalazione di un residente di piazza Roma che aveva sentito “forti rumori” provenire dalla strada, come dei forti colpi contro le vetrate degli esercizi commerciali sottostanti. Appena arrivati sul posto, gli agenti avevano notato un uomo che si allontanava dalla parafarmacia.

Sull’ingresso c’era una lima incastonata nella porta vicino alla serratura, e il vetro era infranto. L’uomo, che si era messo a correre, era stato inseguito e fermato in piazza Filodrammatici. Era “trafelato e aveva delle piccole ferite su entrambe le mani dalle quali usciva del sangue”. A quel punto l’uomo aveva ammesso di aver tentato di entrare nella parafarmacia, anche se oggi, dopo la sentenza, ha negato il tentato furto, dicendo di essere scappato perchè “il poliziotto aveva la pistola”. Quella notte, addosso, non gli era stato trovato nulla.
In stato di salute precaria e con un passato da tossicodipendente, il 62enne ha alle spalle numerosi precedenti penali: nel 1997 era stato condannato per scippo; due anni dopo era finito nei guai per il furto di un’autoradio e condannato a 4 mesi, e nel 2002 altra condanna per il furto di una borsetta. nel 2007 nuova condanna per essere stato l’autore, tre anni prima, di un tentato furto nel negozio “Bettina” sotto i portici di piazza Roma. Era stato preso perchè nella fuga aveva inciampato in uno degli arnesi per lo scasso.
A fine febbraio di un anno fa era finito in carcere per scontare un anno. È uscito il 29 dicembre per buona condotta. A Ca’ del Ferro ha fatto lo “spesino“, e cioè il detenuto che raccoglie l’elenco delle spese degli altri carcerati, lo scrivano e il caregiver del suo compagno di cella.
Di professione carpentiere per 22 anni, dopo un incidente avuto nel 2022, l’uomo non era più stato in grado di lavorare e aveva aperto un negozio che però era fallito. Era poi entrato nel giro della droga e ha iniziato a delinquere. Oggi, nel giorno della sua assoluzione, ha firmato il contratto d’affitto della casa.
Sara Pizzorni