Ceraso: "Suggerimenti del Garante
liquidati come se niente fosse"

Delusione da parte di Maria Vittoria Ceraso, consigliera di “Oggi per domani” e candidata sindaco alle ultime amministrative, per come “l’amministrazione comunale ha liquidato i suggerimenti di un’Autorità Nazionale che in così poco tempo aveva risposto alle segnalazioni delle famiglie cremonesi preoccupate delle conseguenze del nuovo affidamento del servizio Saap. Il Presidente (Maurizio Borgo, ndr), è un avvocato con una carriera importante nell’Avvocatura dello Stato, i suoi suggerimenti non possono essere rispediti al mittente come se niente fosse” e, tra l’altro, nella sua lettera al Comune, aveva colto “perfettamente il tema che gli era stato sottoposto”, invitando l’ente “anche a valutare lo spostamento della stipula del nuovo contratto argomentando e suggerendo come procedere”.
Ceraso aveva scritto in prima persona, lo scorso 17 febbraio, al Garante per i diritti delle persone disabili, autorità operativa da pochi mesi, dal primo gennaio di quest’anno, con una articolata segnalazione che ripercoreva tutta la vicenda e le conseguenze che sta provocando tra gli utenti. Molte famiglie a loro volta, avevano inviato lettere al Garante raccontando le loro specifiche situazioni.
Tra i riferimenti giuridici indicati da Ceraso, l’articolo 18 del Codice dei Contratti Pubblici: divenuta efficace l’aggiudicazione la stipula del contratto ha luogo entro i successivi 60 giorni…..E’ fatta eccezione c) nell’ipotesi di differimento concordato con l’aggiudicatario e motivato in base all’interesse della stazione appaltante o dell’ente concedente, compatibilmente con quello generale alla sollecita esecuzione del contratto’.
“Nonostante le criticità evidenziate – scriveva Ceraso nella lettera al Garante – il Comune di Cremona sta inspiegabilmente accelerando la procedura della sottoscrizione con il nuovo aggiudicatario Progetto A nonostante lo stesso non si sia ancora addentrato nelle modalità di attuazione del servizio affermando pubblicamente, nella Commissione Consiliare di Vigilanza del 11/02/2025, che lo stesso è in via di definizione. Si ritiene che, a poco più di tre mesi dalla fine della scuola, una proposta di accomodamento ragionevole potrebbe essere un differimento della decorrenza dell’affidamento del S.A.A.P. al nuovo aggiudicatario al termine dell’anno scolastico 2024/2025, garantendo ai bambini e giovani disabili il diritto alla continuità educativa con gli stessi operatori ai quali sono stati affidati in virtù di un progetto personalizzato per l’anno scolastico in corso”.
IL GARANTE: IL COMUNE VALUTI LA POSSIBILITA’ DI DIFFERIRE L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO. Nel giro di 48 ore, il 19 febbraio, arrivava in Comune all’attenzione dei servizi sociali, la risposta del Garante: “Fermo restando – si legge – che l’Autorità non è in possesso della documentazione relativa alle procedure di affidamento del servizio, né di quella relativa alle prestazioni oggetto dei contratti, si condividono, tuttavia, le legittime preoccupazioni dei genitori rispetto all’interruzione delle attività degli operatori attualmente impegnati nei progetti individualizzati a favore degli alunni e studenti con disabilità.
Pertanto, si chiede a codesta Amministrazione di valutare – nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti – l’individuazione della soluzione più idonea a garantire la tutela del diritto alla continuità didattica degli alunni e studenti con disabilità, considerando, ad esempio, la possibilità del differimento dell’esecuzione del contratto con il nuovo aggiudicatario, con decorrenza della stessa a fare data dall’inizio del prossimo anno scolastico (2025-2026). Tale misura
consentirebbe di salvaguardare la continuità delle attività in corso fino alla naturale conclusione dell’anno scolastico, evitando gli effetti negativi che deriverebbero dall’avvicendamento degli operatori sull’inclusione e sull’apprendimento dei minori coinvolti.
“Il Garante – continua la missiva – raccomanda, inoltre, che, in sede di attuazione del nuovo affidamento, sia garantita l’assunzione del personale attualmente impiegato nel servizio, in conformità alle migliori pratiche adottate in ambito di appalti pubblici per servizi educativi; nell’ipotesi in cui la scelta personale degli attuali operatori del servizio SAAP non renda possibile l’applicazione della clausola sociale, il Garante suggerisce di adottare, per gli alunni che presentano criticità legata alla transizione, misure di affiancamento “ad personam” tra precedenti e subentranti operatori per un tempo adeguato a minimizzarne l’effetto del subentro.
Trattasi di misure, la cui praticabilità, andrebbe verificata, secondo l’avviso di questa Autorità, nell’ambito di un tavolo di confronto tra codesta amministrazione comunale, le famiglie e gli operatori del settore, e che permetterebbero, con ogni probabilità, di limitare il rischio di interruzioni del servizio di assistenza e comunicazione pregiudizievoli nel percorso educativo degli alunni e degli studenti con disabilità”.
LA RISPOSTA DELLA DIRIGENTE DEI SERVIZI SOCIALI: “NON E’ SOLO L’EDUCATORE A GARANTIRE LA CONTINUITA’, MA C’E’ L’INTERA COMUNITA’ SCOLASTICA”. Ieri, 21 febbraio, l’amministrazione comunale attraverso la dirigente Eugenia Grossi dava riscontro alla nota del Garante, anticipando i tempi rispetto ai 5 giorni che erano stati dati come termine. “E’ opportuno sottolineare -inizia così la risposta – che gli alunni coinvolti nel servizio S.A.A.P. sono inseriti all’interno del contesto scolastico, un ambiente educativo strutturato che, indipendentemente dall’eventuale avvicendamento di alcuni educatori, assicura la continuità educativa nella direzione della costruzione di un ambiente inclusivo.
Unitamente alla figura dell’educatore di riferimento, centrale nel percorso di ogni studente in condizione di disabilità, è l’intera comunità scolastica, composta da docenti, compagni di classe e personale di supporto, a garantire la continuità relazionale del processo di apprendimento e integrazione, come avviene durante tutto l’anno scolastico nel rispetto di un reale principio di inclusione a cui tendere.
A tale proposito nel contesto del più generale servizio S.A.A.P. a partire dall’anno scolastico 2023-’24, il Comune di Cremona ha introdotto una sperimentazione del modello di Educativa di Plesso proposto inizialmente a un numero ristretto di istituti scolastici e successivamente ampliato nell’ottica di una valorizzazione della dimensione educativa ed inclusiva degli studenti in condizione di disabilità.
Attualmente infatti il S.A.A.P segue complessivamente n.244 studenti iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, di cui n.114 afferenti a progetti personalizzati sperimentali di Educativa di Plesso; è importante precisare che il periodo di transizione tra l’attuale e il futuro gestore e l’eventuale avvicendamento di figure operative potrà vedere nel modello di Educativa Plesso un’ulteriore tutela in quanto basato su un’organizzazione che fa affidamento sull’attività di un’equipe educativa presente all’interno delle scuole.
“In questo senso il Comune di Cremona si impegna a mettere in atto tutte le azioni possibili nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti pubblici, per favorire la transizione con interventi personalizzati e condivisi in risposta ai bisogni dei minori coinvolti e delle loro famiglie.
(…) L’Amministrazione comunale continuerà a monitorare il processo affinché tale principio (clausola sociale, ndr) venga rispettato e affinché ogni operatore avente diritto possa beneficiare di questa opportunità. Tuttavia, la scelta di proseguire l’incarico con lo studente seguito in precedenza, rimane una scelta personale dell’operatore.
“L’opzione di aderire all’opportunità della clausola sociale si suppone venga presa di concerto dallo stesso operatore con il gestore uscente, nell’ottica dell’auspicabile collaborazione nel garantire la miglior gestione possibile nell’avvicendamento nella gestione.
“In merito alla richiesta di valutare un differimento dell’esecuzione del contratto –prosegue la risposta della dirigente – con il nuovo aggiudicatario, comprendendo le motivazioni alla base di tale proposta e dovendo considerare le
implicazioni giuridiche e amministrative che ne deriverebbero, il Comune di Cremona si impegna a rafforzare le verifiche con il nuovo gestore al fine di perseguire ogni possibile misura atta a ridurre gli effetti della transizione, ivi incluse forme di affiancamento tra operatori uscenti e subentranti, come suggerito nella Sua nota.
“A tal fine, l’Amministrazione comunale coglie con favore lo stimolo ad intensificare la promozione di tavoli di confronto con le famiglie, i rappresentanti del nuovo gestore e gli operatori del settore, in modo da individuare le migliori soluzioni per limitare il rischio di interruzioni nel servizio e garantire la piena inclusione degli studenti con disabilità nel loro percorso educativo.
A tale proposito nel mese di Febbraio il Comune ha organizzato incontri dedicati che hanno visto il coinvolgimento dell’Ufficio scolastico Territoriale, dei Dirigenti scolastici e successivamente ha strutturato ulteriori incontri specifici con il coinvolgimento della figura dei referenti per l’inclusione presenti in ogni realtà scolastica.
Il Comune ha inoltre costantemente accompagnato le famiglie beneficiarie del servizio attraverso diversificati incontri, spazi di ascolto e accoglienza e ha previsto incontri strutturati in forma individuale, microgruppale e assembleare, in calendario per la prossima settimana finalizzate a supportare il periodo di transizione tra l’attuale ed il futuro gestore, con il coinvolgimento non solo dei referenti comunali del servizio ma anche scolastici, al fine di garantire modalità diversificate e personalizzate, con particolare attenzione ai contesti ed alle situazioni che saranno principalmente
interessate dal cambiamento.
Ribadiamo – è la conclusione – la nostra volontà di operare nel solco dei principi forniti dal Garante, nell’interesse primario dei minori e delle loro famiglie, e restiamo a disposizione per eventuali ulteriori confronti su tale tematica”. gb