Chiesa

Anche la Diocesi di Cremona
in preghiera per il Papa

Anche la Diocesi di Cremona, in comunione con la Chiesa italiana e universale, si unisce alla preghiera per il Santo Padre Francesco. Rispondendo all’appello arrivato nella mattinata di domenica 23 febbraio perché, in questo momento così delicato per la salute del Pontefice, le Chiese in Italia si uniscano, il vescovo Antonio Napolioni invita tutta la Diocesi a «pregare il Rosario per il Papa nelle parrocchie, nei gruppi, nelle comunità religiose, nelle famiglie e anche personalmente».

Ogni comunità potrà individuare le modalità e i tempi adeguati, anche utilizzando le indicazioni già proposte dall’Ufficio liturgico nazionale.

Nella serata di domenica 23 febbraio a unirsi alla catena di preghiera per Papa Francesco sarà anche il vescovo Antonio Napolioni insieme alla quarantina di sacerdoti e diaconi della diocesi di Cremona che nel tardo pomeriggio inizieranno, presso il Monastero Santa Croce dei Padri Carmelitani Scalzi a Bocca di Magra (Sp), gli Esercizi spirituali guidati dal vescovo Giancarlo Bregantini.

Intanto dal Policlinico Gemelli nella serata di oggi 23 febbraio arriva è stato diramato il bollettino: le condizioni di salute di Papa Francesco permangono critiche, ma da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie, è vigile, ben orientato e ha partecipato alla messa.
Oggoi il santo Padre ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia; tuttavia alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali.

La complessità del quadro clinico – continua il bollettino – e l’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata.

Francesco è ricoverato dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale scaturita da una bronchite, causata da diversi tipi di infezione.

“Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia!”, ha scritto Papa Francesco nel testo preparato per l’Angelus del 23 febbraio. “Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate”.

“In questi giorni – ha poi aggiunto il Papa – mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini”. Quindi dal Pontefice il “Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo!”. “Affido tutti all’intercessione di Maria”, ha scritto ancora Francesco, senza tralasciare la consueta richiesta: “vi chiedo di pregare per me”.

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