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Juvi in difficoltà: Urania vince
Almeida fuori dal progetto

Federico Massone (foto Moroni)

Non una bella partita per la Ferraroni Juvi Cremona che cede anche all’Urania Milano 71 a 79, nonostante un Polanco da 22 punti. In una serata in cui nessuna delle due squadre riesce a indirizzare la partita fino al quarto quarto. Gli ospiti sembrano soffrire eccessivamente la tensione nervosa al termine di una settimana con tante assenze, ma la squadra di coach Bechi non riesce ad approfittarne.

Juvi in emergenza, senza l’infortunato Tortù e Ivan Almeida, non convocato per la gara contro l’Urania Milano. Anche gli ospiti devono fare i conti con un’assenza pesante, quella di Alessandro Gentile, mentre Cesana è regolarmente in formazione, ma non verrà utilizzato.

In quintetto partono Bertetti, Massone, Polanco, Morgillo e Giombini, mentre coach Cardani risponde con Potts, Amato, Leggio, Cavallero e Udanoh. Buona intensità in avvio e grande equilibrio tra le due squadre che restano comunque a contatto fino alla prima sirena. Il quarto si chiude con Milano avanti 14 a 13. 

Coach Bechi cerca di dosare le rotazioni, ma la fatica comincia a farsi sentire a metà del secondo quarto e aumentano gli errori. Milano tenta un primo allungo fino al +4 del 17 a 21. Reagisce subito la Ferraroni che ritrova il pareggio sul 21 a 21. Ci pensa Bertetti che si accende con due triple consecutive e regala il vantaggio ai suoi sul 27 a 26.

L’Urania, sempre più nervosa, alza il livello fisico del match e Udanoh si prende un antisportivo che riconsegna un possesso prezioso alla Juvi a poco più di un minuto dall’intervallo. Nonostante ciò, sono ancora gli ospiti a chiudere avanti sul 32-31.   Per la Juvi due gli uomini in doppia cifra, Polanco e Bertetti, mentre il migliore a rimbalzo è Massone con 7.

Non cambia il copione nel terzo, con l’Urania che mantiene un possesso di vantaggio ma fatica a gestire il nervosismo in campo e dopo l’antisportivo a Udanoh, arriva un tecnico ai danni di Amato. Bechi si fa sentire dalla panchina e chiede più ritmo ai suoi, ma aumentano le palle perse. Milano riesce ad allungare fino al +6 (45-51) che obbliga il coach gigliato a chiamare time out. Polanco ci mette una pezza dalla distanza, ma non riesce a trasformare il libero aggiuntivo concesso per il fallo di Maspero. Barbante non riesce a sbloccarsi dalla distanza (0/4 nei primi tre quarti). E il quarto si chiude con gli ospiti in vantaggio 58 a 50.

L’ultimo periodo si apre con la tripla di Zampogna che vale il -5, che consente alla Juvi di rimettersi in partita, mentre per l’ennesima protesta, l’Urania perde Udanoh che all’antisportivo del primo tempo somma il tecnico che vale il rientro negli spogliatoi. La gara però resta in salita per i gigliati che devono cercare di recuperare il gap. Milano esaurisce quasi subito il bonus, ma la Juvi non ne approfitta incappando in errori di frustrazione.

A 3′ dalla sirena ci sono cinque punti a dividere le due squadre. La Juvi perde Morgillo per il quinto fallo, riducendo ancora di più le scelte di Bechi. Altri errori e poca lucidità consegnano la partita nelle mani dell’Urania. Finisce 79 a 71 con Polanco migliore a referto con 22 punti. Per Cremona in doppia cifra anche Bertetti con 15, Morgillo con 13 e un ottimo Zampogna con 11.

“Una partita molto fisica, dove Milano ci ha respinto dal punto di vista dei chili – il primo commento di Bechi in sala stampa -, abbiamo fatto fatica a entrare dentro l’area e abbiamo sbagliato anche tanti canestri da sotto e questo ha fatto perdere fiducia. Sono i tiri dentro l’area che hanno sparigliato la partita. Quando sbagli tanti tiri perdi fiducia. Nessuno dei nostri si è risparmiato e tutti hanno speso tante energie per restare attaccati alla partita”.

Quindi il coach spiega posizione sua e della società nei confronti di Almeida: “Il giocatore non ha seguito i principi del gruppo come atteggiamento, abbiamo cercato di coinvolgerlo nel nostro progetto, ma siamo convinti che la coerenza dei principi venga prima di tutto e questo è il motivo per cui è fuori. E’ una decisione prettamente tecnica. Vogliamo andare avanti con i giocatori che rispettano la maglia e tengono al progetto e lui non ce lo ha mai dimostrato. Anche le sue performance non sono state di livello. la prestazione è una cosa, l’atteggiamento è un’altra”.

La situazione di Tortù è ancora in divenire, aggiunge il coach che si concentra sulla prossima gara: “In questo momento abbiamo una partita da giocare e ci dobbiamo concentrare su questo – e sul mercato -. Noi siamo attenti allo sviluppo della situazione ma non corriamo dietro a nessuno, vogliamo portare avanti i principi del progetto Juvi”.
Cristina Coppola

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