Cronaca

Sosta, Aem: "Saba nostro competitor
ma i leader di mercato siamo noi"

Il presidente Tommaso Coppola in commissione Vigilanza: "Siamo sul libero mercato e la mossa in controtendenza delle tariffe è indirizzata a incrementare il tasso di occupazione dei nostri stalli rispetto a quelli di Saba. Idealmente Saba ha un problema: di un leader di mercato che non la insegue, ma svolge un'attività volta a indirizzare l'utenza verso stalli a minor costo".

Chiara Capelletti (al centro ) e a destra Tommaso Coppola (foto Sessa)

I quasi duemila parcheggi a pagamento di Aem  hanno fruttato  nel 2024 1.432.000 euro e “rappresentano una ricchezza per Aem e quindi per la città”. Così il presidente della ex municipalizzata del Comune, Tommaso Coppola, durante la Commissione di Vigilanza convocata da Chiara Capelletti all’indomani dell’annuncio della revisione del costo dei ticket per la sosta (da 1,70 a 1,40 euro all’ora) nei parcheggi delle zone centrali, oltre all’allungamento della gratuità da una a due ore tra le 13 e le 15. Coppola ha inquadrato questa scelta, concordata con il Comune, all’interno di una strategia concorrenziale con il competitor per eccellenza, Saba, e anche per dare più forza alla negoziazione in corso tra il Comune la multinazionale che gestisce oltre all’autosilo Marconi, gli stalli blu più redditizi della città.

Saba ha adeguato i prezzi all’Istat, portando a 2 euro all’ora la sosta nel parcheggio interrato e Aem invece li abbassa.  “Avremo modo di analizzarne gli effetti”, ha spiegato Coppola, aggiungendo che “siamo sul libero mercato e la mossa in controtendenza delle tariffe è indirizzata a incrementare il tasso di occupazione dei nostri stalli rispetto a quelli di Saba. Idealmente Saba ha un problema: di un leader di mercato (Aem gestisce l’80% degli stalli blu cittadini; Saba il restante 20, ndr) che non la insegue, ma svolge un attività volta a indirizzare l’utenza verso stalli a minor costo”.

In vista c’è anche una campagna di comunicazione che mira a rendere più evidente nei singoli stalli quelli che sono a gestione Aem.

La mossa di marketing, se così si può definire, ha insomma anche l’obiettivo di dare al Comune un argomento in più nella negoziazione in corso con Saba. Una negoziazione di cui non sono mai stati resi pubblici i termini.  Come noto, da anni, il contratto che lega il Comune a Saba è al centro delle polemiche per le continue revisioni dei flussi economici, con l’ente locale costretto a riequilibrare il Piano Economico Finanziario del project financing per l’autosilo Marconi attraverso varie forme, sempre penalizzanti per le casse pubbliche, dalla cessione a Saba di ulteriori parcheggi a raso all’allungamento della concessione, arrivata ormai al 2047.   “Siamo in utile sulla partita degli stalli – ha aggiunto il presidente Aem – e con un tasso di occupazione che può essere incrementato. Si va da un minimo dello 0,48% di via del Macello fino a circa il 38% nelle zone a maggiore occupazione”. Specificato inoltre che il prolungamento a due ore della gratuità della sosta in pausa pranzo non dovrebbe produrre sbilanci nei ricavi di Aem.

Poco o nulla è emerso in Commissione circa l’evoluzione della trattativa Comune – Saba per la risoluzione del contratto, che era invece l’argomento principale per la minoranza di centrodestra che aveva chiesto la convocazione della Vigilanza. E’ stato il consigliere di Forza Italia Andrea Carassai, infatti, ad aprire la seduta, chiedendo informazioni proprio sullo stato d’avanzamento del progetto “gestore unico della sosta” sbandierato in campagna elettorale (sia dal centrosinistra che dal centrodestra). Attingendo a una delle consulenze commissionate  dal Comune, quella del 2018 realizzata da PWC, il consigliere ha ricordato i tre scenari emersi: mantenimento dello status quo, con la necessità per il Comune di  riequilibrare economicamente ogni due anni i mancati introiti di Saba; “clausola tombale”, con eliminazione delle revisioni biennali dei termini economici in cambio della concessione a Saba di ulteriori parcheggi, come ad esempio l’autosilo Massarotti (ora Aem); e poi la terza opzione, ossia la risoluzione del contratto, soluzione preferibile per la minoranza, con un esborso ingente da parte del Comune ma con una serie di benefici nel lungo periodo. Nel 2018 la perizia indicava una cifra  di 12 – 13 milioni di euro per arrivare alla risoluzione del contratto e quindi all’affidamento ad Aem di tutti i parcheggi cittadini.

Assenti i rappresentanti di Saba (invitati in commissione), è stato l’assessore alla Mobilità Luca Zanacchi ad informare sulle prossime mosse in tema parcheggi. La revisione delle tariffe di sosta non è un provvedimento spot ma fa parte di una strategia in divenire che comprende anche: revisione dell’ordinanza che regola la sosta in centro storico per facilitare residenti e carico/scarico merci, oltre a incentivare la rotazione; aggiornamento del Pums (piano urbano mobilità sostenibile, i primi risultati si avranno a breve); redazione di un Piano urbano del traffico (put); possibile aumento delle zone a traffico limitato soprattutto attorno alle scuole.

Nel corso del dibattito, acceso botta e risposta tra Maria Vittoria Ceraso (Oggi per Domani) e Roberto Poli (Pd). La consigliera ha ricordato come le politiche della sosta degli ultimi anni siano state fallimentari in assenza di un Piano specifico, ma basate su provvedimenti spot e ha ricordato la forte ostruzione della minoranza quando nel 2022,  sulla base di uno studio del Politecnico, l’amministrazione di centrosinistra varò il rialzo delle tariffe di sosta Aem e l’abolizione della gratuità nelle due ore centrali della giornata, evidenziando le contraddizioni della maggioranza. Ricordate anche le migliaia di euro in consulenze spese dal Comune nell’ambito della contrattazione con Saba. “Noi stiamo chiedendo che ci venga reso conto della concreta attuabilità di quanto promesso da voi in campagna elettorale, ossia l’obiettivo del gestore unico dei parcheggi”, ha concluso la consigliera, aggiungendo di non avere avuto risposta.

“Paradossale che chi ha partecipato a siglare il contratto capestro di 35 anni con Saba continui ad attaccare l’amministrazione che sta cercando di risolvere la questione”, ha replicato Poli. “E paradossale che si chieda la Vigilanza a seguito degli aumenti delle tariffe da parte di Saba, che lo ha fatto proprio in forza di quel contratto che mette il Comune nella condizione di prenderne atto. Ancora più paradossale che si facciano polemiche anche sulla scelta di ridurre i costi dei parcheggi da parte di AEM. Scelta che si inserisce in una dinamica da un lato compensativa e dall’altro concorrenziale come illustrato anche dal Presidente Coppola”.

Il ruolo propositivo di Aem è stato sottolineato da Uliana Garoli, membro del Cda, che ha seguito i lavori della commissione insieme allo staff dirigenziale dell’azienda: “Aem è in grado di fare la differenza nella gestione dei parcheggi alla città. E’ stata notata in apertura l’assenza di Saba, mentre noi siamo qui per dimostrare quanto siamo interessati alla gestione dei parcheggi e a ragionare insieme al Comune sulle scelte in materia di sosta e mobilità”.

Sullo stato della trattativa tra Comune e Saba per la risoluzione del contratto si valuterà se tenere una Commissione ad hoc non aperta al pubblico, soluzione che non è piaciuta alla presidente della Vigilanza Chiara Capelletti che si è riservata di valutare la cosa con gli altri esponenti della minoranza: “Capisco le esigenze di riservatezza, ma noi rappresentiamo i cittadini, quindi la parte pubblica”, ha detto, non condividendo l’idea di una seduta a porte chiuse. Dello stesso avviso anche, tra il pubblico, Celestina Villa della lista Cremona Cambia Musica ed esponente di lungo corso della sinistra cremonese.
Giuliana Biagi

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