Politica

Forza Italia in piazza Roma
"I cittadini chiedono sicurezza"

Gazebo di Forza Italia questa mattina in piazza Roma per un confronto con i cittadini in tema di sicurezza urbana che, in queste ultime settimane, si è ulteriormente inasprito, dando luogo a episodi di violenza a cui nessun cremonese era abituato.

“Dai confronti avuti con cittadini – affermano Luca Ghidini, segretario cittadino e Andrea Carassai, consigliere comunale – è evidente come Cremona non sia più una città tranquilla, dove poco accade e molto rimane fermo. La città è cambiata rapidamente, alcuni esponenti della maggioranza cercano di dimostrare che, in realtà, le statistiche non sono peggiori rispetto ad altre città. Anzi, forse sono migliori e dopotutto, i reati – soprattutto quelli legati alla microcriminalità – sono in aumento un po’ ovunque. Vero. Ma il problema è che se in alcune città si è verificato un aumento di fenomeni in un contesto già compromesso, a Cremona si è passati in pochi anni da una situazione di tranquillitá a una di allarme. Per i cremonesi è un salto epocale a cui nessuno oggi è preparato, e la politica locale, che dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, scappa attonita”.

Gli esponenti del centrodestra ricordano poi che nel 2020 la consigliera Maria Vittoria Ceraso “depositò un ordine del giorno sottolineando il rischio, allora incipiente, della nascita anche a Cremona, delle cosiddette baby gang. Ne conseguì una reazione al contempo sgradevole e puerile della maggioranza, volta alla derisione dell’avversario politico, prendendo sul personale l’esortazione ad attivarsi per affrontare il problema.

Nessuno chiedeva alla giunta di allora di risolvere il problema ma di collaborare, quello sì. Tuttavia, oggi sappiamo che il continuo tentativo di insabbiare gli episodi, allora un po’ meno frequenti, è naufragato perlomeno in un complice rallentamento delle misure preventive”

“La sinistra locale – aggiungono – è corresponsabile di un problema oggi troppo evidente per continuare a essere negato, e chiedendo a tutta la politica il proprio sostegno agli amministratori, pecca di presunzione e inadeguatezza rispetto alla complessità del fenomeno. Dapprima, gli amministratori devono dimostrare rispetto verso i cittadini e coerenza nei confronti delle proprie azioni”.

“Il solo Daspo urbano recentemente approvato dal Consiglio non dia l’illusione ai cittadini di avere centrato l’obiettivo”, è la conclusione.  “Alcuna misura di prevenzione, se isolata e, quindi, non inserita all’interno di una visione strategica di città sicura, può divenire realmente risolutiva. Al contrario, è necessario attuare una pluralità di azioni e progetti che – nel loro insieme coordinato – mira a contrastare la microcriminalità in modo efficace: il presidio interforze del territorio; il ripristino dell’organico della Polizia Locale, che sia realmente a supporto delle Forze dell’Ordine; un sistema di videosorveglianza più esteso e funzionante, come anche per il sistema di illuminazione pubblica; la riqualificazione dei luoghi pubblici – sul piano materiale e funzionale – per garantire decoro e aggregazioni positive di persone; percorsi di prevenzione e educazione da avviare in collaborazione con le scuole”.

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