Politica

Daspo urbano, Tacchini: "Inutile,
si intervenga invece su disagio"

Unica voce contraria (a parte le astensioni di Sinistra per Cremona- Energia Civile e di un consigliere Pd) all’introduzione del Daspo urbano, votato giovedi in Consiglio Comunale, è stata Paola Tacchini, consigliera di M5S e Cremona Cambia Musica. “Riteniamo – ha spiegato durante la discussione – che la modifica dell’articolo 34 del Regolamento di Polizia Locale non porterà stravolgimenti sostanziali, pertanto troviamo giusto motivare perché non voteremo a favore di tale modifica.

“L’argomentazione più corretta è che non si può ricondurre ad un elenco di vie e piazze aumentato rispetto alla versione precedente, e neanche farne una questione che ha a che fare col decoro. Piuttosto vediamo una assenza di reali politiche e azioni che intercettino e prevengano il disagio (in tutte le sue forme giovanile, da dipendenze, culturale, economico, abitativo, salariale, di status, ecc.) e che contribuiscano a mitigare le tensioni di convivenza sociale che indubbiamente stanno aumentando.

“In una città piccola come la nostra, che ha pure la velleità di identificare specifiche ‘zone rosse’ disperdendo, conseguentemente, verso le vicine periferie gli indesiderati, si creano solo terre di nessuno, peraltro riversando il problema senza gestirlo in quartieri già deficitari della presenza della pubblica sicurezza.
Non valgono le continue discolpe sul poco tempo di questa amministrazione e sul personale ridotto della polizia locale; l’assenza di programmazione è comunque evidente.

“Il recente aumento delle aggressioni nella nostra città mette in evidenza un grave problema di sicurezza che fa sentire il cittadino sempre più impotente, pertanto confidiamo in un maggior coordinamento interforze e una maggior presenza di controllo di tutto il territorio.
Prevenire il reato ha più efficacia che gestirlo una volta commesso.
La strumentalizzazione dalle varie forze politiche, con conseguenti provvedimenti di facciata, servono solo per accontentare la pancia della cittadinanza.

“Noi riteniamo non si possano votare queste misure, soprattutto dopo che il Sindaco ha dichiarato che non ci sono risorse per l’educativa di strada (Commissione di Vigilanza dell’11/02), che per noi è invece un importante elemento per arginare il problema.

Ci sono le leggi dello Stato, ci sono le forze dell’ordine e questo regolamento è stato modificato, secondo il nostro parere solo per incamerare le sanzioni e non riteniamo che possa realmente aumentare la sicurezza”.

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