Santanchè: "Il Parlamento mi ha
dato fiducia, non mi dimetto"
Il ministro Daniela Santanchè intervistata prima dell’inizio del convegno sul turismo organizzato in mattinata da CremonaFiere, ha fatto il punto sulle iniziative in corso per potenziare il comparto turistico cremonese e ha risposto in merito all’inchiesta della magistratura a suo carico.
Uno dei motivi della visita di quest’oggi sarà probabilmente ragguagliare sul progetto del padiglione Infinity, c’è qualche novità?
“Che noi stiamo andando avanti, sono venuta oggi apposta per vedere e ancora per ascoltare, però noi crediamo che questo è un progetto che merita tutta la nostra attenzione e faremo sicuramente la nostra parte”.
Turismo a Cremona e provincia, a livello locale qualcosa oggettivamente si sta facendo. E il governo di concreto?
“Intanto abbiamo dato i CIN (codice identificativo nazionale) per quanto riguarda gli affitti brevi e tra Cremona e provincia ne sono stati rilasciati più di 500.
Questo è molto importante perché quello che noi abbiamo fatto è tenere insieme due pilastri, da una parte la proprietà privata e dall’altra parte far emergere il sommerso. Avere la banca dati che sarà presso il ministero del turismo è un modo sia per far emergere il sommerso, sia per andare avanti su quello che comunque è sempre stato un problema negli ultimi dieci anni.
“Prima nessuno ha avuto il coraggio di metterci le mani, col governo Meloni abbiamo messo invece la testa per cercare di fare una legge che sia giusta e che vada avanti per migliorare il turismo, soprattutto per quanto riguarda la qualità, perché dobbiamo ricordarci che l’Italia è una nazione di qualità e non di quantità”.
Ministro, la mozione di sfiducia è stata respinta, lei non aveva escluso riflessioni in questo periodo, ci ha riflettuto sull’eventuale dimissione?
“Io sono stata molto chiara, in questo periodo adesso non devo riflettere su nulla, ho preso la fiducia, poi vedremo come andranno avanti le cose, ma credo di aver fatto un discorso molto chiaro e molto netto al Parlamento, che era la sede giusta, perché è quella la sede nella quale bisogna parlare. Per cui male non fare, paura non avere”.
Intervista di Simone Bacchetta