In Auditorium doppio appuntamento
con le Variazioni Goldberg

Giovedì 6 marzo doppio appuntamento con la pianista canadese Angela Hewitt: alle 21 il concerto in Auditorium Giovanni Arvedi, alle 17 l’incontro con il pubblico per approfondire il “mistero” delle Goldberg. Un concerto straordinariamente interessante, da diversi punti di vista. Anzitutto per il valore della protagonista, Angela Hewitt, una delle più serie e autorevoli interpreti bachiane in circolazione. Poi per lo spessore del programma, le Variazioni Goldberg, una delle opere “monstre” della storia della musica, un vero e proprio mito che per la sua altezza e complessità non smette di affascinare generazioni di appassionati. A ciò che si aggiunga che quest’anno la Hewitt festeggia il cinquantennale dalla sua prima esecuzione in pubblico delle Goldberg, per cui una festa nella festa.
Il concerto fa parte della rassegna Il Pianoforte, promossa da Museo del Violino e Unomedia con il sostegno di Fondazione Arvedi Buschini e MdV friends, Angela Hewitt eseguirà la celeberrima raccolta di Johann Sebastian Bach. I biglietti si possono acquistare al Museo del Violino oppure online sulla piattaforma Vivaticket.
Il concerto sarà preceduto, alle ore 17, in Sala Fiorini del Museo dall’incontro con la stessa interprete che, stimolata dalle domande di Roberto Codazzi, parlerà de “Il mistero delle Goldberg” (ingresso libero).
Le Variazioni Goldberg (BWV 988) sono un’opera per clavicembalo consistente in un’aria con trenta variazioni, composte da Johann Sebastian Bach fra il 1741 e il 1745 e pubblicate a Norimberga dall’editore Balthasar Schmid. Sono dedicate a Johann Gottlieb Goldberg, a quel tempo in servizio a Dresda come maestro di cappella presso il conte von Brühl. L’opera è stata concepita come un‘architettura modulare di 32 brani, disposti seguendo schemi matematici e simmetrie che le conferiscono tanta coesione e continuità da non avere eguali nella storia della musica.
Insieme all’Arte della fuga può essere considerata il vertice delle sperimentazioni di Bach nella creazione di musica per strumenti a tastiera, sia dal punto di vista tecnico-esecutivo, sia per lo stile che combina insieme ricerche di alto livello musicali e matematiche.
Sebbene in passato le Variazioni Goldberg fossero considerate soltanto un esercizio tecnico piuttosto ripetitivo, nel XX secolo il contenuto emotivo e la portata dell’intera composizione sono stati ampiamente valorizzati, anche grazie ad analisi critiche e tecniche piuttosto estese. Le Variazioni Goldberg offrono il migliore esempio di una musica concepita per la ricreazione di uno spirito competente ed esigente.
Il grande valore strutturale, l’irraggiungibile tecnica compositiva, l’abilità di toccare ogni possibilità espressiva del clavicembalo e la tecnica esecutiva richiesta fanno delle Variazioni Goldberg un vero monumento all’intelligenza del grande compositore. Sono molte le incisioni disponibili in tutto il mondo, insieme a libri e studi: ciò ha contribuito a renderlo uno dei pezzi più apprezzati da molti appassionati di musica classica ed eseguite su una varietà di strumenti musicali.
Angela Hewitt occupa una posizione unica tra i principali pianisti di oggi. Con un vasto repertorio e frequenti apparizioni sia in recital sia con le principali orchestre di Europa, Americhe e Asia, è un’artista pluripremiata e le sue esibizioni di Bach l’hanno affermata come una delle principali interpreti di questo compositore. Nel 2020 ha ricevuto la Medaglia Bach della Città di Lipsia: un grandissimo onore che per la prima volta, nei suoi 17 anni di storia, è stato assegnato a una donna.
Presente regolarmente nella classifica Billboard degli Stati Uniti, il suo album Love Songs ha raggiunto la vetta della classifica specializzata in musica classica nel Regno Unito e vi è rimasto per mesi dopo la sua uscita. Nel 2015 Angela Hewitt è stata inserita nella “Hall of Fame” del Gramophone Magazine grazie alla sua popolarità tra gli amanti della musica di tutto il mondo. Angela Hewitt vive a Londra ma ha anche casa a Ottawa e in Umbria, dove diciotto anni fa ha fondato il Trasimeno Music Festival, un evento annuale di una settimana che attira artisti e pubblico da tutto il mondo.