Saap, si complica il passaggio
tra gestori. Il caso dello IaI

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Non è semplice la gestione del periodo transitorio tra vecchie e nuova cooperativa del servizio di assistenza scolastica ai ragazzi disabili, il Saap. Un esempio è quanto sta accadendo allo Ial, il centro di formazione professionale di via Dante collegato alla Cisl, dove sono ben 28 i ragazzi assistiti dagli operatori del raggruppamento di cooperative sociali con capofila la Cosper.
Venerdì scorso, ultimo giorno di febbraio, si era diffusa la voce che la scuola avrebbe sospeso le lezioni e riaperto soltanto lunedì 10 marzo, quindi ben oltre l’interruzione del Carnevale, vista l’incertezza su chi sarebbe stato il gestore del servizio, a seguito del ricorso al Tar del raggruppamento di imprese sociali operanti e del conseguente “congelamento” dei contratti che alcuni operatori (pare meno dei previsti 50) avevano da poco firmato con ProgettoA.
“Nessuna chiusura”, ha dichiarato in mattinata la dirigente dello Ial Elisabetta Larini. C’è un accordo col Comune che si sta occupando di mettere a punto una nuova organizzazione del servizio. Noi siamo pronti a qualunque cambiamento, anche se il mio auspicio è che si possa protrarre il servizio così come era stato impostato, fino alla fine di quest’anno scolastico. Stiamo preparando due ipotesi per poter far fronte alla situazione, anche utilizzando eventualmente fondi nostri per garantire la didattica”.
Lo Ial porta avanti progetti personalizzati per i propri utenti con disabilità, quasi tutti molto gravi. Una situazione un po’ particolare, dunque, rispetto ad altre scuole cittadine e molto delicata. Le lezioni del corso sala-bar restano sospese questa settimana ma per ragioni “conciliative” con le famiglie, la scuola ha messo a disposizione i locali in modo da consentire agli educatori di affiancare i ragazzi che necessitano di assistenza. Due le figure individuate che garantiranno la loro presenza tra domani e venerdì.
Una soluzione arrivata soltanto nella giornata di oggi, dopo un fitto scambio di telefonate e mail tra la coop capofila e lo staff tecnico del Comune, per definire come riorganizzare il servizio da qui al 12 marzo quando è attesa la decisione del Tar in merito alla regolarità della gara.
“Il Comune ci ha chiesto stamattina con un messaggio audio la disponibilità come RTI ad esserci con gli educatori. Noi abbiamo ribadito che ci saremo, stante il fatto che non abbiamo mai espresso il contrario“, afferma Paola Merlini, presidente della Cosper. L’avevamo detto in più occasioni, ad esempio nella pec del 24 febbraio, per garantire a tutti gli utenti di continuare ad usufruire del servizio senza soluzione di continuità e senza alcun disagio nelle more della decisione da parte del Giudice amministrativo.
“Dopo il decreto del TAR e il rifiuto della sospensiva, non avendo ricevuto riscontri dal Comune fino a giovedì 27, abbiamo tramite mail chiesto esprimersi riguardo la continuità o meno di RTI fino all’udienza del TAR”, continua Merlini, ripercorrendo una settimana carica di tensioni.
“Il Comune nel tardo pomeriggio di giovedì ha risposto che stava valutando il da farsi. Quindi noi con ulteriore mail abbiamo chiesto una risposta definitiva entro le ore 11 del venerdì per poter organizzare al meglio la fine del rapporto di servizio. Giovedì pomeriggio in Consiglio comunale la parte politica si è espressa e quindi noi, come RTI abbiamo inteso che il giorno seguente sarebbe stato l’ultimo. Solo venerdì 28 alle ore 11,19, invece, abbiamo ricevuto la comunicazione della dirigente comunale di andare avanti fino al giorno 12″.
Giuliana Biagi