Saap, la Pastorale scolastica
dalla parte di ragazzi e famiglie

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E’ attesa per domani 12 marzo l’udienza al Tar Brescia che dovrebbe fare chiarezza su chi dovrà svolgere il servizio Saap nelle scuole cittadine. Sul tema prende poszione anche la Diocesi di Cremona: “Gli assistenti alla persona sono i compagni di viaggio di tanti scolari e studenti con fragilità importanti; il loro servizio di affiancamento e supporto solitamente si protrae nel tempo creando con i ragazzi e le loro famiglie legami forti e cruciali, proprio perché la continuità di presenze fidate è elemento di grande aiuto nelle situazioni di disabilità, dove tutti i cambiamenti sono fonte di grandi fatiche e vanno gestiti con particolare delicatezza.
“Senza entrare nelle questioni di natura amministrativa, la Commissione diocesana di Pastorale scolastica vuole esprimere solidarietà e vicinanza alle famiglie coinvolte, conoscendo la serietà delle ripercussioni negative che l’avvicendamento degli operatori potrà avere su un servizio così delicato, a maggior ragione avvenendo nel corso dell’anno scolastico.
“Scuola, famiglie, società civile e Chiesa – continua la diocesi – siamo tutti parte e a servizio di un’unica comunità educante che ha al centro l’alleanza tra scuola e famiglia per il bene primario dei più piccoli. Si tratta di un’alleanza preziosa in ogni caso, ma ancor più necessaria per coloro che vivono situazioni di fragilità.
“Ci auguriamo che le procedure e le scelte amministrative siano sempre al servizio della costruzione di questa comunità educante, dove la famiglia non è un semplice destinatario di servizi, ma è soggetto portatore di diritti da tutelare e del bene inestimabile per la società intera che sono i bambini e i ragazzi”.