La maggioranza: gara Saap era
necessaria per garantire continuità

I capigruppo di maggioranza Roberto Poli, Pd, Riccardo Merli di Fare Nuova/Cremona Attiva, Andrea Segalini di Cremona sei tu e Rosita Viola di Sinistra per Cremona intervengono a difesa dell’operato dell’amministrazione sul tema Saap.
“Dopo il diluvio di esternazioni, spesso contraddittorie, da parte delle opposizioni sia sulla stampa che nell’Ufficio di Presidenza del 17 marzo, crediamo sia necessario puntualizzare alcuni aspetti”, affermano.
“E’ giusto ricordare come la risoluzione anticipata e consensuale del contratto con l’attuale gestore del servizio nasceva come presupposto inevitabile per poter rispondere ad una richiesta dello stesso di maggiori finanziamenti da parte del Comune. La scelta, innanzitutto politica, di finanziare con quasi 4 milioni di euro il S.A.A.P. veniva compiuta non per tutelare, come scritto da alcuni, gli interessi delle cooperative locali, ma per garantire l’effettiva applicazione dell’adeguamento contrattuale agli educatori, senza che questo potesse determinare una potenziale interruzione del servizio. Sfugge volutamente ad alcuni questo passaggio: vi era un rischio concreto di difficoltà nella continuità del servizio, con conseguenze sia su i ragazzi e le famiglie destinatari dello stesso, sia sulle posizioni lavorative degli educatori coinvolti.
“La scelta di procedere a una gara d’appalto, improntata molto più alla valutazione della qualità del servizio che non all’aspetto economico, non è stata contestata da nessuno, in quanto medesima procedura utilizzata in passato e che aveva visto assegnatarie le cooperative locali. Stavolta la gara, forse inaspettatamente, ha avuto un esito differente.
“Visto il conseguente ricorso al TAR da parte delle cooperative locali, l’Amministrazione ha deciso di attendere l’esito della sentenza prima di procedere all’affidamento del servizio al vincitore: una scelta di massima cautela e tutela in primis degli studenti fragili destinatari dell’assistenza. La sentenza del TAR di fatto porta a fine anno scolastico e questo renderà più agevole i passaggi successivi, qualunque sia il suo responso.
“Teniamo inoltre a rammentare a chi nell’opposizione ha più volte strumentalizzato questa vicenda per portare avanti il proprio modello di welfare, di cui l’accreditamento è caposaldo da decenni, che l’idea di S.A.A.P. di tutta l’attuale maggioranza è molto distante da un modello che produce frammentazione e non coordinamento degli interventi dei singoli educatori afferenti a erogatori differenti.
“La scelta dell’amministrazione – concludono – è stata di continuare ad affidare un servizio di qualità e che risponda alla cosiddetta educativa di plesso, ossia interventi educativi rivolti ai singoli minori in difficoltà, ma anche al gruppo studenti, in modo da spostare l’attenzione anche sul contesto scolastico e sociale di riferimento, individuando i fattori che ostacolano o che facilitano l’inclusione”.