Delitto di Borgo Loreto. In
giugno Marco Viti in Corte d'assise

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Sarà celebrato il prossimo 10 giugno in Corte d’assise a Cremona il processo per il delitto di Borgo Loreto, consumatosi nel pomeriggio del 28 ottobre dell’anno scorso. Il gip ha disposto il giudizio immediato per Marco Viti, 49 anni, accusato di omicidio volontario per aver ucciso con quattro coltellate il coinquilino Paolo Gamba, 44 anni, nella sua abitazione di via Patrioti. L’uomo, che è in carcere, è assistito dall’avvocato Paolo Rossi. Il legale valuterà se chiedere il processo con il rito abbreviato. In questo caso, il 49enne andrà davanti al giudice per l’udienza preliminare.
Secondo la versione resa dall’imputato, tossicodipendente, con alle spalle svariati precedenti come resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale, la lite con Gamba, che in passato lo aveva già ospitato, sarebbe scoppiata in quanto il padrone di casa voleva che se ne andasse.

Il 49enne era uscito dal carcere da una decina di giorni e da un paio di giorni Gamba lo stava ospitando a casa sua.
“Abbiamo litigato perché non mi voleva più in casa. Voleva buttarmi fuori”, aveva raccontato a suo tempo Viti, che aveva invocato la legittima difesa: “Ci siamo insultati, poi ci siamo picchiati e a quel punto lui ha preso un coltello e mi ha ferito. Io ne ho preso un altro e mi sono difeso”.
Era stato lo stesso Viti, quel pomeriggio, a chiamare il 118, dicendo di aver ammazzato il 44enne, che era stato trovato dai soccorritori a letto ormai privo di vita. L’imputato, che ha gravi problemi di salute, era stato invece caricato in ambulanza e portato al pronto soccorso dell’ospedale dove i medici gli avevano curato la ferita all’addome.
Nel processo, la madre e le tre sorelle di Gamba si costituiranno parte civile attraverso l’avvocato Alessandro Vezzoni.
Sara Pizzorni