Risarcimento Tamoil: 825 firme
consegnate stamattina in Cmune

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Stamattina alle 11 sono state consegnate le firme raccolte dai Radicali per chiedere il vincolo delle risorse derivanti dal risarcimento di Tamoil al Comune. Ben 825 le sottoscrizioni raccolte in poco più di una settimana dalla mobilutazione lanciata dai Radicali Gino Ruggeri e Sergio Ravelli, subito raccolta dagli ambientalisti Luigi Lipara e dal sindaco di Gerre Michel Marchi, oltre che da Paola Tacchini (M5S e Cremona Cambia Musica) e da ambientalisti di lungo corso come Ezio Corradi, che fu tra i primi, il 10 luglio 2007, con un esposto, a denunciare in procura l’inquinamento derivante dalla raffineria, fatto che diede il via al rinvio ai giudizio per gli amministratori e i dirigenti di Tamoil Raffinazione.
“Nel giro di una settimana è montato in città un senso di profondo disagio in relazione alla prospettiva di un uso inadeguato delle risorse derivanti dai risarcimenti Tamoil, esito di una battaglia di alto profilo civico. In tanti abbiamo avvertito da subito l’urgenza di approfondire e provare a fare qualcosa per scongiurare un errore così clamoroso”, avevano evidenziato fin da subito i promotori.
“Questa è una giornata importante per chi la partecipazione la pratica nel concreto”, afferma Lipara. “A noi pare che la proposta depositata oggi sia molto più chiara rispetto a quanto abbiamo letto sulle cronache dell’Ufficio di Presidenza di ieri o ascoltato nel dibattito andato in onda in serata su CR1.
“A memoria di molti di noi, la raccolta di un simile volume di firme in una sola settimana non si era mai vista. La nostra iniziativa ha semplicemente fatto emergere le istanze di una città che non vuole rinunciare a lottare ancora contro il disastro ambientale accertato con sentenze definitive. Anziché interrogarsi su quali siano le sfumature del concetto di “investimenti ambientali”, 783 cittadini chiedono con forza alla politica di non sottovalutare che qui, oggi, non assistiamo all’operazione velleitaria di qualche ambientalista scapestrato, bensì alla mobilitazione spontanea di tantissimi cittadini di ogni classe sociale e orientamento politico che hanno contribuito a far crescere la diffusione della petizione mettendosi personalmente d’impegno.
“Quando si leggono i nomi di personalità che ricoprono o hanno ricoperto incarichi pubblici accanto a quelli di operai, insegnanti, esercenti, artigiani, casalinghe, studenti e pensionati si ha il dovere di fermarsi, mettersi in ascolto e farsi carico di tali istanze. La città più inquinata d’Europa non ammette errori e chiede di valorizzare ogni singolo euro a disposizione destinandolo ad interventi che determinino miglioramenti ambientali significativi e permanenti. Ciò è possibile, per esempio, tramite l’attrazione di finanziamenti specifici che prevedano l’impiego di queste risorse come quota di cofinanziamento”.
Questa la richiesta contenuta nella petizione:
“I cittadini firmatari della presente petizione chiedono al Sindaco e al Consiglio Comunale di Cremona di:
Confermare il vincolo di destinazione della somma di 2,4 milioni di euro introitati dal Comune di Cremona tenendo conto dell‘alto valore simbolico, civico e politico che il risarcimento Tamoil rappresenta, destinando tali risorse alla realizzazione di progetti ambiziosi ed innovativi in ambito ambientale, capaci di qualificare in modo significativo e permanente la nostra città e le aree interessate da fonti di inquinamento evitando che vengano disperse in interventi di mera manutenzione e riqualificazione dell’esistente.
Impegnarsi attivamente affinché non vengano interrotte le attività di monitoraggio su suolo, sottosuolo e acque, al fine di accertare le concentrazioni di idrocarburi e altri inquinanti e il relativo grado di rischio per la salute umana e l’ambiente.
Condividere nella massima trasparenza con la cittadinanza e con tutti i portatori di interesse ogni successivo passaggio e progetto che comporti l’impiego delle risorse vincolate mediante il ricorso a strumenti partecipativi”.
Giuliana Biagi