Trump annuncia i dazi: 20% sull'UE
25% sulle auto importate negli Usa

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Il primo annuncio arriva dal dipartimento del commercio americano ancor prima che Donald Trump faccia il suo ingresso in scena: dazi del 25% su tutte le birre in lattina importate negli Usa a cominciare da venerdì.
Quando il presidente a stelle e strisce prende la parola alla Casa Bianca, intorno alle 22:10 italiane, il mondo lo osserva e ben presto inizia a fare di conto. I proclami di un’America pronta “a tornare ricca”, trovano seguito negli annunci delle imposte sulle importazioni.
Alle 16:15 di Washington viene colpito il settore dell’automotive: “Dal 3 aprile applicheremo dazi del 25% sulle auto importate negli Stati Uniti”. Pochi minuti dopo il bersaglio grosso di Trump diventa il resto del mondo. I prodotti esteri vengono tassati del 10% minimo, percentuale che aumenta in casi specifici.
In particolare nei confronti dei Paesi che, a detta del presidente Usa, “hanno trattato male gli americani negli ultimi anni, come quelli dell’Unione Europea che ci hanno derubati, patetici”.
Ecco perché verso l’UE i dazi annunciati sono del 20%. “Oggi è il giorno della liberazione”: ha sottolineato Trump.
Sulla Cina i dazi salgono al 34%, sul Giappone toccano il 24%, all’India il 26%. Il 25% per la Corea del Sud, il 30% per il Sudafrica, il 31% per la Svizzera, il 36% per la Thailandia, il 32% per Taiwan, addirittura il 49% per la Cambogia e il 46% per il Vietnam. Alla Gran Bretagna la metà dei dazi imposti all’Ue: il 10%.
I dazi del 10% entrano in vigore dal 5 aprile, quelli più elevati (nei confronti di una sessantina di nazioni) dal mercoledì prossimo.