Cronaca

Chiude la Giocheria: "I bimbi
preferiscono gli smartphone"

I fratelli Bedulli

La data di chiusura è il 20 maggio: lo storico negozio di giocattoli M.I.G 3 La Giocheria di via Mantova a Cremona è pronto ad abbassare le saracinesche. “Fuori tutto” si legge sui cartelloni appesi all’ingresso così come sulla strada. I prezzi sono ribassati e le persone entrano ed escono dopo gli acquisti ma anche dopo essere entrati appositamente per salutare i fratelli Paolo e Luca Bedulli. Sono stati loro che per gli ultimi 30 anni hanno gestito il negozio. Cremona perde così un punto di riferimento per i più piccoli e non solo, un luogo che ha creato sogni sottoforma di giocattoli per tanti bambini di diverse generazioni. Così raccontano questo momento i fratelli Bedulli.

Come ci si sente alla vigilia della chiusura di un negozio storico?
Molta tristezza dopo 50 anni di azienda e 30 anni di negozi, ma anche la consapevolezza che non si può andare contro i mulini a vento: la società e i modi di vivere cambiano velocemente e bisogna prenderne atto. Il nostro settore è stato colpito dal calo demografico, che è aumentato molto negli ultimi anni. Poi molto importante è che i bambini oggi preferiscono giocare su Smartphone e Playstation e poco sui giocattoli tradizionali. Infine non c’è più nemmeno la pubblicità televisiva che per 40 anni ha creato traffico anche nei negozi.

Voi avete visto bambini di differenti generazioni, come sono quelli che vedete oggi nel vostro negozio?
Le rispondo con un aneddoto: la scorsa settimana una famiglia con due bambini è venuta in negozio. Il più piccolo, 3 anni era un po’ agitato e per farlo stare tranquillo gli è stato dato un cellulare in mano con un’applicazione per giocare. Ed è rimasto con il cellulare tutto il tempo in cui sono i genitori e il fratello sono rimasti in negozio. Lui seduto per terra con il cellulare: evidentemente non interessavano i giocattoli al bambino.

Il mondo del giocattolo come si è evoluto?
Oggi il mondo del giocattolo è legato tantissimo ai Lego, che ha preso spazi anche di altri giochi. Lego ha inoltre implementato il settore dedicato agli adulti.
Si sono ridotte tantissimo macchinine, bambole ed altri giochi tradizionali. Poi in questi anni è aumentato (un po’) l’interesse per le carte Pokemon e per il settore dei giochi da tavolo.

Che cosa consigliereste a un giovane che vuole aprire un’attività come la vostra?
Oltre al negozio, per noi l’attività principale era la distribuzione all’ingrosso su tutto il nord Italia, uscivano decine di bancali di merce ogni giorno dai nostri magazzini di San Felice. Le possiamo garantire che sono almeno 10 anni che non vediamo nascere un nuovo negozio di giocattoli aperto da un privato. I pochi che hanno aperto sono praticamente tutte catene, ma il settore ha consumi troppo bassi per aprire piccoli negozi.
Federica Bandirali

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