Chiesa

Mons. Trevisi su Papa Francesco:
"Un uomo in mezzo alla gente"

Era il 23 aprile 2023 quando mons. Enrico Trevisi faceva ufficialmente il suo ingresso nella Diocesi di Trieste, con la Messa di insediamento celebrata nella Cattedrale di San Giusto. Nel luglio 2024 l'incontro con Papa Francesco

Foto Vatican News

Era il 23 aprile 2023 quando monsignor Enrico Trevisi faceva ufficialmente il suo ingresso nella Diocesi di Trieste, con la Messa di insediamento celebrata nella Cattedrale di San Giusto. Nato ad Asola, era stato ordinato sacerdote a Cremona prestando a lungo servizio in città quale parroco di Cristo Re, fino a quando, il 2 febbraio 2023, Papa Francesco decise di nominarlo Vescovo di Trieste.

Ricorre dunque il biennale dell’insediamento in un momento così particolare per la Chiesa, dove il mondo piange la morte del Santo Padre con gratitudine per il suo operato e in preghiera come Sua Santità aveva chiesto durante la recente malattia.

Papa Francesco è venuto a Trieste il 7 luglio 2024. È stata un’esperienza bellissima, entusiasmante e lui contento di essere qui e in questa terra ferita, ma anche ci ha spronato, ci ha incoraggiato – racconta monsignor Trevisi -. Per me è stata, anche essergli stato vicino, un’esperienza che ricorderò per sempre di un uomo che a cui piaceva stare in mezzo alla gente, ma il suo era lo sguardo di chi radicato nel Vangelo sapeva di avere qualcosa di bello e di grande dover portare in mezzo agli altri”.

“Penso che ciascuno stia sottolineando uno o l’altro degli aspetti di Papa Francesco – aggiunge il presule -. Il suo messaggio centrale fondamentale è quello che tutti siamo chiamati ad essere discepoli missionari. Questo vuol dire anche prenderci cura degli ultimi che possono essere i carcerati piuttosto che gli immigrati, i malati, i bambini, piuttosto che del creato. A mio parere – chiosa monsignor Trevisi – la radice ultima è proprio questa, l’essere discepoli missionari, accanto al Signore Gesù si è mandati perché c’è qualcosa di bello e di grande. E le parole che così mi sembra bello richiamare per questo Giubileo è là dove lui dice che serve una fede gioiosa, una speranza abbondante e una carità entusiasta“.

Martedì sera mons. Trevisi ha officiato la Messa di suffragio, mettendo in luce, con le seguenti parole, la forza e il coraggio di Papa Francesco che provenivano dal Vangelo: “Concreto, attuale, affascinante anche per l’oggi, anche se scomodo e pertanto spesso disatteso”.

Il Santo Padre si era recato a Trieste l’estate scorsa in occasione della 50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia “Al cuore della democrazia”, presiedendo la sessione finale dei lavori e la Messa conclusiva. “Se il processo sinodale ci ha allenati al discernimento comunitario -aveva detto in ai congressisti – l’orizzonte del Giubileo ci veda attivi, pellegrini di speranza, per l’Italia di domani”.
Federica Priori

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