Non maltrattò il suo cane
Prosciolto pensionato

Ha sempre avuto cani e li ha sempre trattati come dei “principi”. Mai avrebbe immaginato di trovarsi a processo accusato di aver maltrattato il suo cane, un Corso di 10 anni. “Fatto di particolare tenuità”, per il giudice, che ha emesso sentenza di non doversi procedere per un pensionato di 83 anni.
Il 16 maggio del 2022 era un giorno caldo. Nel pomeriggio l‘imputato, che vive in una villetta con il portico e il giardino, era uscito per fare la spesa. Non aveva portato il cane, perchè di grandi dimensioni, e lo aveva lasciato sotto il portico, legato alla catena e con la ciotola d’acqua vicina. Mentre il proprietario era assente, davanti al cancello della villetta era passato un uomo che si era fermato. Il cane, “molto territoriale”, come ha spiegato l’avvocato della difesa Michela Soldi, “si è messo ad abbaiare”. Dopo circa mezz’ora, quell’uomo aveva chiamato l’Ats veterinaria e i carabinieri.

Al suo rientro, il pensionato era rimasto stupefatto. Il veterinario, che aveva controllato le condizioni del cane, aveva annotato che non versava in gravi condizioni, ma che era “affaticato dal caldo, costretto al sole senza possibilità di trovare riparo e di muoversi liberamente. La ciotola per l’acqua ne contiene poca e leggermente torbida, ma comunque a portata del cane”.
“Il cane era sotto il portico e poteva muoversi”, ha sottolineato l’avvocato Soldi. “Se il padrone avesse messo una catena più lunga, c’era il rischio che l’animale potesse avvicinarsi al cancello e magari azzannare qualcuno che si fermava davanti, allungando una mano”.
Nella sua memoria difensiva, il legale ha riportato anche le testimonianze di due amici dell’imputato che a loro dire ha sempre trattato i suo cani con estremo amore. Ad esempio hanno raccontato che non se la sente più di andare in vacanza per non separarsi dal suo amico a quattro zampe.
Sara Pizzorni