Cronaca

Ruba in ricevitoria e spintona i
carabinieri: condanna per rapina

E’ stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione e a 600 euro di multa un 37enne marocchino con alle spalle precedenti di polizia, finito a processo per rapina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Per l’imputato, assistito dall’avvocato Andrea Daconto, il pm onorario aveva chiesto una pena di quattro anni.

Il 37enne era stato arrestato nella notte tra il 28 e il 29 marzo scorsi dopo aver messo a segno un furto nell’agenzia di scommesse e ricevitoria di via Mantova. Il proprietario del locale aveva ricevuto sul proprio telefono cellulare l’allarme di intrusione, e attraverso le telecamere di sorveglianza visibili dal telefono aveva notato che il ladro si era introdotto nella sala scommesse.

L’avvocato Daconto

Non appena arrivati dopo la chiamata, i carabinieri avevano individuato il 37enne che stava uscendo dal locale con un sacco tra le mani. Alla vista dei militari aveva reagito violentemente, tentando di fuggire e colpendo i due carabinieri con pugni e spintoni. Alla fine, però, l’uomo era stato bloccato e dichiarato in arresto.

Utilizzando degli oggetti in ferro trovati in zona, l’uomo aveva forzato una porta sul retro dell’attività commerciale e, in seguito, una porta di accesso agli uffici interni da dove aveva prelevato tutto il denaro contante e le monete, per un totale di oltre 2.000 euro, oltre a numerosi “gratta e vinci”, per un valore di circa 6.000 euro.

La refurtiva era stata recuperata e restituita al titolare della sala scommesse, mentre uno dei carabinieri intervenuti era stato costretto a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso, avendo riportato lesioni guaribili in alcuni giorni di prognosi. Da qui la configurazione del reato di rapina.

L’uomo, che è ancora in carcere, è reo confesso. “Per dieci anni non ha commesso reati”, ha detto il suo legale, “e per questo fatto ha reso piena confessione. Aveva un lavoro e ha una famiglia numerosa, ma poi era stato allontanato dalla casa familiare in seguito ad un provvedimento civile e questa cosa lo ha destabilizzato. Quella notte aveva bevuto e non era in sé“. L’imputato si ricordava di aver rubato, ma non di aver spintonato i carabinieri.

Sara Pizzorni

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