Uno Smith irreale ne segna 50
e la Juvi perde 102 a 98

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Nardò si aggiudica Gara 3 grazie al miglior Smith stagionale, capace di realizzare addirittura 50 punti nei 40′ di gioco. La Juvi ha il merito di crederci e lottare fino alla fine, ma lasciandosi sfuggire l’occasione nel finale. Finisce 102 a 98 e tutto è rimandato a domenica alle 20:30 quando sempre a Lecce si giocherà Gara 4.
Non parte con l’energia mostrata nelle prime due gare al PalaRadi la Juvi che affronta Nardò per la terza gara della serie. Sono i pugliesi, trascinati dal pubblico di casa, ad allungare fino al 9 a 2 in avvio. La bomba di Polanco alimenta la fiducia tra i gigliati che si riportano subito in partita passando anche in vantaggio 12 a 11, grazie a un altro canestro trasformato dal numero 10 oroamaranto. Nardò reagisce e allunga nuovamente facendo fruttare il fattore campo, con la Ferraroni che insegue. Il primo quarto si chiude 32 a 26 grazie a una tripla di Massone.
Lo imita Barbante in avvio di secondo quarto, riportandosi a un possesso di distanza sul 32 a 29. La Juvi cerca di reagire e di tener il passo di uno Smith scatenato che mostra tutto il tuo repertorio, strappando applausi e soprattutto spaventando i sostenitori juvini. Nardò scappa e la Juvi rincorre ritrovando il pareggio e portandosi poi in vantaggio con Polanco dalla lunetta a metà del quarto. E mentre Smith offre lezioni di pallacanestro, dall’altra parte il gioco corale della Juvi limita i danni, prima con La Torre da tre, poi con un paio di intuizioni di Tortù e Polanco, oltre che con il solito Washington. Al riposo i pugliesi sono avanti 58 a 54, grazie ai 34 punti di Smith. Per Cremona il migliore è Washington con 16, seguito dai 14 punti di Polanco.
E mentre la squadra lotta a Lecce, la Cremona juvina si è riunita al PalaCava per guardare la partita e tifare da lontano, in una serata organizzata dalla società oroamaranto. Cori e applauso a sostegno della squadra dagli oltre 300 accorsi per guardare la partita in compagnia.
Nardò allunga subito fino al +10 in avvio di terzo sul 68 a 58, ma un sussulto della Juvi riporta la gara in equilibrio fino al -2, grazie a un 8 a 0 di parziale propiziato da Washington, Polanco e Tortù. Barbante avrebbe a palla del pareggio, ma il ferro gli nega questa gioia. Cremona lotta su tutti i palloni, alza l’intensità e ingabbia finalmente Smith che poco prima del 30′ aveva già portato a 40 il suo personale. Nardò perde Pagani per il quinto fallo, mentre Tortù dalla lunetta trova un prezioso pareggio 73 a 73 e Bertetti, rientrato dopo essere stato a lungo panchinato per falli, sempre ai liberi riporta il +2 sul tabellone (73-75) con cui si va all’ultimo riposo.
Bertetti riapre le danze allungando dall’arco fino al 73 a 75, ma non basta perché arriva la risposta di un ispirato Stewart. È una lotta di nervi che lascia la partita in bilico, Washington con un’azione caparbia riporta il +4 sul tabellone (81-85) ma la gara è ancora lunghissima e c’è da soffrire. Fuori anche Jannuzzi a 4 minuti dalla fine e Nardò resta senza lunghi, ma quandpo Smith mostra cenni di stanchezza, cede il testimone a Stewart che restituisce ai suoi due possessi di vantaggio. Bechi chiama time out con 3’11” da giocare e le squadre sul 91 a 87. Barbante mette la bomba del -1 e Washington quella del 93 a 93. Ma nel finale esce ancora Nardò spinta dai tifosi del Palasport San Giuseppe e la chiude 102 a 98.
Cristina Coppola