Politica

Virgilio, un anno dall'elezione:
il bilancio del sindaco

L'intervista a margine dell'assemblea cittadina del Pd

Il sindaco di Cremona, Andrea Virgilio

Assemblea cittadina del Pd: ospite il sindaco di Cremona Andrea Virgilio che ha tracciato un bilancio del suo primo anno di mandato, ad aprire la seduta il segretario cittadino Roberto Galletti che così ha commentato: “È il primo anno di giunta, è il primo anno della Giunta Virgilio, è il primo anno di un sindaco del PD. In questo primo anno, secondo me, si nota lo sforzo di coniugare i grandi progetti di orizzonte e di sviluppo per Cremona con la vita quotidiana dei cittadini. Ovviamente i risultati importanti li vedremo nel tempo. Si sta lavorando nella direzione giusta. Il PD, dal suo punto di vista, sostiene la Giunta e continuerà a incalzare, perché i cremonesi meritano una città sempre più bella. E insieme cercheremo di dare il nostro contributo”.

 


Sindaco, è un anno che lei si è insediato. Un bilancio di questo primo anno dalla sua elezione:
“È stato un anno importante, perché ha consentito a questa amministrazione di insediarsi, di affrontare le sfide di una città che deve, da una parte, assumere una visione strategica e proseguire le sfide della città universitaria. Oggi (ieri n.d.r) abbiamo fatto visita a un contesto molto importante, ad una trasformazione della Caserma Manfredini che consentirà un insediamento del Politecnico nel cuore del nostro centro storico, accanto alla Cattolica. Cremona è una città che deve assumere lo sguardo delle nuove generazioni e quindi deve aprirsi ai giovani, deve dare opportunità di sviluppo. E questo lo si fa non solo attraverso l’università, ma anche con migliori collegamenti con altri territori, in modo particolare con la città metropolitana. Il compito di un’amministrazione è anche quello di favorire, anche se non è di sua competenza, questi collegamenti, in modo particolare accompagnare il raddoppio della tratta ferroviaria e di verificare la fattibilità dell’autostrada Cremona-Mantova. E poi è una città che deve aprirsi ai giovani anche attraverso le proposte culturali. La sfida della capitale della cultura va in questa direzione. È una città che, accanto alla visione strategica, deve essere capace di affrontare la quotidianità. E quotidianità significa tante cose. Significa attenzione ai più fragili. Gli investimenti che noi stiamo facendo nel bilancio sono proprio in relazione alla fragilità. E anche rispetto alle scuole dell’infanzia, sia dal punto di vista delle strutture, dell’edilizia scolastica, ma anche dal punto di vista dei servizi che noi siamo capaci di offrire alle famiglie, anche attraverso il supporto che abbiamo confermato alle scuole private. E nello stesso tempo però c’è tutto il tema ordinario del decoro e del recupero di aree, che sono aree che richiedono interventi strutturali. Penso a Piazza Roma, penso a interventi già finanziati, come l’intervento importante di Giovani in centro, che andrà a trasformare una parte importante del nostro centro storico. E noi dobbiamo essere capaci di tenere insieme un po’ questi due aspetti, quotidianità e prospettiva”.

 

Sindaco nel suo primo anno di mandato non sono mancati i primi problemi: la sicurezza e poi il caso Saap.
“Sì, questi sono incidenti nell’ambito del percorso amministrativo. Il tema della sicurezza, come ben sapete, non è un compito che è di stretta competenza dell’amministrazione. Ci sono da questo punto di vista le forze dell’ordine e su questo continuiamo ad avere un rapporto costante con la Prefettura e con la Questura, sollecitando ovviamente il Governo, attraverso una relazione proficua con i parlamentari, affinché ci possa essere la possibilità di avere più organico, dal punto di vista quantitativo, e un maggiore presidio. Siamo di fronte a un fenomeno nuovo, quello delle baby gang e questo è un tema che richiede tanti tipi di azioni, il presidio del territorio. Noi stiamo aumentando la dotazione del controllo del territorio attraverso l’assunzione di agenti, ma anche attraverso le nuove tecnologie, attraverso le telecamere e siamo ovviamente consapevoli però che l’amministrazione in questo ha una minima parte, è un tassello dentro a un sistema molto più articolato. Per quanto riguarda il Saap io parto da questo presupposto: tutto parte da una scelta importante che è quella di stanziare ulteriori risorse per i prossimi anni, proprio per andare incontro a un’esigenza che è quella di rispettare i contratti di lavoro e quindi quel bando andava e va in questa direzione. Adesso siamo in attesa dell’esito di una sentenza ma qualunque sia l’esito non cambia e non muterà mai la scelta dell’amministrazione che è proprio quella di avere stanziato tante risorse in più, 600 mila euro in più proprio per questo servizio che è destinato alle fragilità”.

Oggi (ieri n.d.r) c’è stata la commissione dove è stata presentata la proposta della Giunta sui fondi Tamoil, il vostro indirizzo è quello di utilizzarli per il verde pubblico.
“Sì, partiamo dal presupposto che quelle risorse non avevano un vincolo. Noi abbiamo mantenuto l’impegno di garantire attraverso quelle risorse una sorta di indirizzo di interventi sull’ambiente e crediamo che il miglior modo sia quello di essere coerenti anche dalle pianificazioni che abbiamo fatto. Noi dobbiamo rispettare un piano del verde, all’interno di questo piano del verde ci sono gli interventi nei parchi urbani, in parte già finanziati dal PNRR e in parte possiamo utilizzare queste risorse destinandole, per esempio, a Piazza Roma, in commissione abbiamo individuato anche altri contesti, c’è il tema delle piantumazioni all’interno del tessuto consolidato della città, credo che da questo punto di vista la coerenza rispetto alla finalità di quelle risorse sia, come dire, raggiunta, perseguita, dopodiché ovviamente abbiamo anche preso atto di altre richieste che sono pervenute dalla minoranza, per esempio il tema delle piantumazioni, quindi credo che si possa fare anche un lavoro condiviso”.

Un altro tema è il rilancio del commercio, come farlo rinascere?
“Il commercio da parte dell’amministrazione richiede degli interventi che riguardano la capacità da parte della città di essere attrattiva, attrattiva verso l’esterno e quindi ci sono interventi importanti, ci sono risultati importanti sul turismo , perché i flussi stanno aumentando, ci sono degli eventi che devono essere continuamente sostenuti da parte dell’amministrazione e credo anche da parte degli enti sovraordinati, da parte di Regione Lombardia, perché sappiamo che alcuni eventi sono delle vetrine importanti rispetto alle nostre filiere produttive, soprattutto rispetto al tema enogastronomico. Accanto a questo occorre investire nella rigenerazione urbana e lo stiamo facendo attraverso diversi interventi. E’ ovvio che il tema del centro significa anche garantire il presidio del territorio, si collega anche con le politiche di presidio del territorio”.

A un anno di distanza ci si deve aspettare qualche rimpasto in giunta o è soddisfatto della sua squadra?
“La squadra si sta consolidando, se ci devono essere dei rimpasti si tratterà semplicemente di valutare una ridistribuzione delle deleghe, però questa è una valutazione che, se faremo, la faremo dopo l’estate”.

Nella sua campagna elettorale tra i punti uno sguardo va ai quartieri soprattutto c’è la un progetto con una ridistribuzione e un piano di accorpamento, state portando avanti questo progetto oppure no?
“Va avanti innanzitutto l’accompagnamento ai comitati di quartiere. Penso che la partecipazione delle ultime elezioni vada in questa direzione. Poi siamo consapevoli del fatto che all’interno del quartiere ci sono tante risorse, quindi oltre al comitato ci sono tante associazioni che vanno supportate, che devono avere l’amministrazione come punto di riferimento, quindi accanto ai comitati ci deve essere un lavoro proprio sulle reti di quartiere. E poi c’è il tema appunto di un possibile accorpamento, di una ridistribuzione dei quartieri, proprio per migliorare la qualità della partecipazione dei cittadini. Però tutto questo deve essere fatto attraverso la condivisione con i comitati; quindi, da parte nostra non ci sono forzature. Faccio un esempio. Ieri c’è stata l’assemblea del quartiere Po e se vi ricordate c’era la nostra proposta di abbattere un muro per rendere più visibile la parte verde dal viale Po. Abbiamo percepito alcune perplessità e credo che sia innanzitutto importante ascoltare i cittadini, quindi ieri in assemblea ci siamo confrontati e quindi valuteremo il da farsi anche sulla base di quelle che sono le richieste del comitato e le richieste dei cittadini”.

Silvia Galli

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