Saap: "Silenzio assordante su
disastro tecnico-amministrativo”

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Non si placano le polemiche sul caso Saap, dopo la sentenza del Tar di Brescia che ha annullato l’assegnazione del servizio SAAP, accogliendo il ricorso presentato dalle cooperative cremonesi. A intervenire sono, con una nota congiunta, Alessandro Portesani (Novità a Cremona), Jane Alquati (Lega) e Andrea Carassai (Forza Italia).
“Fa sorridere – o forse dovrebbe allarmare – la compattezza con cui la maggioranza ha oggi fatto ‘quadrato’ attorno all’assessore Della Giovanna dopo la bocciatura del Tar sul caso Saap” sottolineano i consiglieri. “Una difesa d’ufficio che somiglia sempre più a un incollaggio d’emergenza: più che una presa di responsabilità, sembra l’ennesimo tentativo di restare attaccati alla poltrona, a prescindere dalle conseguenze delle proprie scelte”.
“La maggioranza oggi si rifugia dietro formalismi, sostenendo che le procedure amministrative non siano di competenza politica” continua la nota. “È un’affermazione grave e fuorviante. Per mesi, il sindaco Virgilio e l’assessore Della Giovanna hanno difeso un’impostazione priva di qualunque indirizzo politico, lasciando che un appalto tanto delicato venisse gestito senza guida e senza visione. E questo vuoto politico ha prodotto esattamente ciò che abbiamo denunciato sin dall’inizio.
Ma il fallimento non è solo politico. È anche tecnico, e porta con sé la responsabilità di chi, a capo dei servizi sociali del Comune, ha condotto questa procedura con leggerezza e superficialità. Il Tar ha accolto il primo motivo del ricorso, certificando la presenza di vizi gravi nella procedura: un fatto che coinvolge direttamente la macchina amministrativa. E non può essere ignorato né minimizzato”.
“Ricordiamolo – concludono i consiglieri –: non è l’opposizione ad aver censurato l’operato dell’amministrazione, ma un Tribunale. In una città normale, ci si assumerebbero le proprie responsabilità, sia politiche che dirigenziali. A Cremona, invece, si preferisce fare quadrato… e restare incollati… alle proprie poltrone”.