Lacrime e dolore a San Sebastiano
per l'ultimo saluto ad Asia
Dolore e lacrime nella chiesa di San Sebastiano, dove mercoledì mattina si sono svolti i funerali di Asia Guarneri, la 15enne che si è spenta al termine di una malattia che non le ha lasciato scampo.
Attorno al feretro si sono radunati compagni di classe della giovane, studentessa dello Stanga, e gli amici della parrocchia, e le tante persone, amiche e conoscenti, che si sono voluti stringere al dolore della famiglia: il padre, Mirco, rimasto vedovo 7 anni fa, e tutti i parenti.
“Con il cuore ferito ci stringiamo intorno ad Asia e la accogliamo in questa comunità in cui ha vissuto gli anni della giovinezza” ha detto il parroco, don Massimo Calvi, aprendo la celebrazione.
“Non mi è facile prendere la parola, come penso anche per voi le parole si siano fermare nella gola, nel momento in cui avreste voluto esprimere qualcosa al papà e ai familiari più stretti” ha detto poi nell’omelia.
“Sono circostanze nelle quali le parole si affollano nella mente e nel cuore, ma fanno fatica a uscire. E la cosa piu giusta è fermarsi un istante e cercare di far risuonare in noi una voce e una parola diversa. La voce e la parola che vengono dal Signore”.
Il sacerdote ha ricordato la tribolata vita della giovane: “Asia si è trovata ad affrontare una situazione di vita particolarmente difficile” ha detto. Vedo qui tanti giovani, ragazzi, compagni di scuola e di amicizia. Voi che alla vostra età interpretate la vita con spensieratezza. A volte con quella superficialità che a voi è concessa perché avete davanti tutta la vita.
Asia si è trovata a dover affrontare un nemico, la malattia, in un’età in cui a fatica ha dovuto combattere e cercare di tenere nel cuore entusiasmo e desiderio per la vita. In un alternarsi tra momenti di speranza a momenti in cui umanamente senti di essere indifeso di fronte ad un male che non vorresti.
Il corpo che è tuo in quei momenti sottostà a leggi che non dipendono da te. I medici possono mettercela tutta per lottare con te, ma non siamo padroni della vita. Ne siete consapevoli voi tutti. Asia vi ricorda oggi che la vita è un cammino impegnativo, serio, bello e avvincente, ma non è una passeggiata”.
Ma non sono mancate anche parole di speranza: “Asia ha vissuto le parole del Signore” ha detto ancora il sacerdote. “Ha sperimentato un corpo malato che pian piano non è più riuscita a governare, ma nonostante tutto ha tenuto forte dentro di sé un profondo attaccamento alla vita, agli affetti, al ricordo dei momenti belli. Alla capacità di guardarsi, oltre la malattia. Come ha detto Paolo nel Vangelo, “mentre il nostro corpo sulla terra si va disfacendo viene preparata la nostra abitazione nei cieli”. La morte ci fa paura, disintegra le nostre sicurezze, ma il signore ci invita ad attraversare con fiducia quel duro momento, con la certezza che lui non ci abbandona.
Mi piace pensare che il Signore stia venendo incontro ad Asia in questo momento, insieme alla mamma di lei affinché possa ritrovare la figlia persa troppo presto”.
La conclusione di don Massimo, è stata per il padre della giovane: “Concludo affidando a te Mirco le parole di sant’Agostino nel momento della morte di sua madre, a cui era molto legato. Si rivolge a Dio, dicendo: “Non ti chiedo perché me l’hai tolta, ti ringrazio per avermela data”. Porterete nel cuore sempre la ricchezza di ciò che lei è stata per voi e voi per lei”.
Laura Bosio