Tra fede e cultura: la libreria
Logos in centro città
Un ente nato per sostenere e promuovere i valori della cultura cattolica, anche attraverso incontri e iniziative per grandi e piccini.
È questo e molto altro “Diogneto“, associazione che raggruppa una settantina di laici ed ecclesiastici che vede la sua base operativa nella libreria “Logos” in Corso Garibaldi 62 a Cremona.
L’iniziativa ha preso il via alcuni mesi fa in seguito alla chiusura della celebre libreria Paoline. Da lì, poi, l’apertura in centro città, come spiegato anche dal presidente dell’associazione Gianmario Negrotti.
“Ci siamo domandati – commenta Negrotti – se la nostra idea iniziale dovesse allargarsi, portando finalità di un’associazione che voleva avere l’ambizione di cominciare a sviluppare una promozione ad ampio raggio della cultura cattolica in genere; il tutto, mettendosi al servizio della pastorale diocesana”.
“Siamo un’associazione libera per l’evangelizzazione – prosegue – e attraverso attività di conferenza, di presentazione di testi, incontri con gli autori, laboratori per i bambini, tutto ciò che riguardi la formazione culturale delle persone a cui vogliamo rivolgerci, a livello cittadino oltre che, naturalmente, ecclesiale”.
Libri religiosi ma non solo: diversi gli incontri organizzati dal gruppo, anche con alcuni ospiti di settore locali e nazionali.
“Ci rivolgiamo a tutti – afferma Negrotti – a cominciare dai cattolici sensibili alle problematiche che andiamo proponendo: noi abbiamo come statuto l’intenzione di promuovere soprattutto i principi non negoziabili, la dottrina sociale della chiesa, il riferimento alla tradizione costante di quelle verità perenni che accompagnano il cammino della chiesa nei secoli, che quindi meritano di essere riproposte oggi soprattutto perché andate un po’ in disuso”.
“Quando noi svolgiamo le nostre attività di evento – aggiunge – notiamo che il pubblico è sempre differente: oltre ad un ‘nucleo storico’ ci sono persone che incuriosite dalle tematiche e dai relatori frequentano i nostri eventi; questo ci fa molto piacere perché significa che siamo attrattivi, non soltanto della realtà associativa nostra specifica ma anche al di fuori”.
Andrea Colla