Cronaca

L'osteria come luogo di politica:
80 anni del Circolo Arci Signorini

L’osteria vista come punto di ritrovo e aggregazione, per eventi ludici ma anche (e soprattutto) per tematiche politiche.
Sono due giorni di festa quelli che che vedono protagonista il Circolo Arci “Signorini” di Cremona, che celebra nel giugno 2025 i suoi 80 anni. Convegni e dibattiti, ma anche musica e canti popolari, a cui hanno preso parte rappresentanti di settore locali e regionali.
Ad aprire l’evento, nel pomeriggio di sabato, la presentazione di “Osti, Ostreghe e Osterie“, studio condotto una ventina d’anni fa dal professore dell’università di Macerata (ma cremonese doc) Juri Meda.
Meda, nella sua ricerca, punta il focus sull’importanza dell’osteria come luogo di resistenza durante il fascismo, fino alla sua declinazione più attuale.

“Abbiamo chiesto al professor Meda – commenta Cristian Pavanello, presidente del circolo Signorini – di riproporci la rilettura di una ricerca che ha fatto nel 2004 appunto sulle osterie come luoghi di ritrovo di un paese, in particolare di Isola Dovarese, nell’arco di tempo tra l’ottocento e il novecento”.

“È una prospettiva molto interessante – prosegue – anche per capire qual è la proiezione oggi, dopo vent’anni, di una ricerca di quel tipo, con riflessioni su quei luoghi di aggregazione popolare”.

“La storia delle osterie – spiega Juri Meda – è una storia molto spesso dimenticata, poco al centro dell’attenzione storiografica. Nonostante tutto, però, ci permette di ricostruire e di ripensare, in qualche misura, quello che è stato il tasso di adesione reale, il consenso politico che il regime fascista rappresentava come massiccio e totale, ma in realtà aveva delle pieghe, che si possono analizzare proprio con queste micro-storie che emergono da documenti che abbiamo trovato”.

Nella mattina di sabato poi lo svelamento della targa dedicata a Carlo Signorini, ragazzo di 29 anni ucciso il 27 aprile del 1945 dai nazisti in ritirata a cui il circolo è dedicato. Momenti sensibili per i partecipanti e gli organizzatori, che vogliono celebrare al meglio un anniversario importante.

“La storia di questo circolo che arriva al suo ottantesimo anno è dedicata a una figura importante come Signorini – afferma il presidente di Arci Lombardia Massimo Cortesi – ho voluto esserci anche per raccontare l’evoluzione che hanno avuto nella storia i circoli Arci”.

“Siamo all’ottantesimo anniversario di fondazione del nostro circolo – aggiunge Pavanello – che è stato costituito da operai, manovali, ferrovieri nel giugno del 1945 dopo la liberazione. Pensiamo che questi luoghi che vanno man mano scomparendo, si possa proseguire un percorso popolare di aggregazione che riesca ad esprimere anche una proiezione verso il futuro”.

“La nuova targa – conclude – è commemorativa: Signorini è stato un partigiano socialista, un operaio e quindi questo posto è intitolato a lui”.
Andrea Colla

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