Cronaca

Piromane a processo: accusato
di 25 incendi in agriturismo

Un giovane di 28 anni residente nel cremonese con precedenti di polizia è accusato del reato di danneggiamento seguito da incendio per aver appiccato una lunga serie di incendi, ben 25, di piccole e medie dimensioni, all’interno di un agriturismo del cremonese e nei terreni circostanti. Contestata anche l’accusa di minacce.

Nell’ottobre del 2021 a denunciare gli episodi ai carabinieri era stata la titolare della struttura, che accoglie, in appartamenti e stanze, famiglie e turisti. La donna aveva riferito ferito che nell’arco di due giorni aveva subìto quattro piccoli incendi al cassonetto della raccolta rifiuti collocato all’esterno della palazzina alloggi, al divano nel corridoio della palazzina, a delle rotoballe stoccate in un campo limitrofo e ad alcuni sacchetti della spazzatura che erano stati posizionati vicino a un muro esterno.

Un mese prima, invece, aveva denunciato l’incendio di un cassonetto dei rifiuti, di un sacco di segatura, di sterpaglie e di rotoballe, per un totale di altri quattro roghi appiccati nell’arco di alcuni giorni.

In tutte le occasioni i vigili del fuoco avevano accertato che si trattava di incendi dolosi e che erano stati appiccati con un accendino. Buio sul motivo: la donna, infatti, aveva assicurato di non avere mai ricevuto minacce o richieste di alcun genere da nessuno e non capiva assolutamente chi potesse avercela con lei.

L’avvocato Franco Antonioli

Tutti gli incendi erano avvenuti in orario pomeridiano o serale. Dopo qualche giorno di pausa, tra il 20 e il 24 ottobre si erano registrati altri 16 episodi di incendi di piccole e medie dimensioni che avevano riguardato teli in plastica usati come copertura di mezzi agricoli, ruote di autovetture di persone alloggiate nell’agriturismo, rotoballe, lenzuola e vestiti, una lavatrice, rifiuti vari destinati allo smaltimento, materiale posto nel seminterrato, un materasso che si trovava in un magazzino, il sedile di un’auto che era stata lasciata aperta. Incendi tutti di origine dolosa.

Un piromane particolarmente sfrontato, tenuto conto che in diverse occasioni aveva appiccato l’incendio in una determinata zona per distrarre le persone presenti nell’agriturismo e appiccare poi un secondo incendio in un punto diverso della struttura. Inoltre, in alcune circostanze, gli incendi erano stati appiccati addirittura nel momento in cui erano presenti i vigili del fuoco che erano impegnati a spegnere un primo principio di incendio, senza preoccuparsi della possibilità di essere scoperto. A novembre, altro piccolo incendio di alcuni cartoni posti in un corridoio della struttura, anche questo di origine dolosa.

Durante le indagini, i carabinieri, che avevano sentito più volte gli ospiti presenti, sospettavano potesse trattarsi di un insospettabile, una persona che avesse ampia libertà di movimento nell’intero perimetro dell’agriturismo. Poi c’era stato il ritrovamento di un accendino che era stato perso all’interno dell’abitacolo di un’auto a cui era stato danneggiato il sedile. Il ritrovamento dell’accendino e le testimonianze acquisite avevano permesso di individuare il presunto autore: il 28enne che risiedeva da tempo nella struttura: lo stesso, in più occasioni, aveva dato l’allarme e poi era stato visto allontanarsi dai locali danneggiati.

Nel processo, che entrerà nel vivo il prossimo 28 gennaio, la titolare dell’agriturismo si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Franco Antonioli. A chiedere i danni c’è anche un uomo che avrebbe subito minacce da parte dell’imputato.

Sara Pizzorni

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