Evade e va in caserma. Arrestato,
ma il giudice lo "perdona"

Ha trascorso sei mesi agli arresti domiciliari. Poi non ce l’ha più fatta, ed è evaso. Una volta uscito, si è presentato in caserma, sfogandosi con i carabinieri, sostenendo che voleva l’ora d’aria e anche intraprendere un percorso rieducativo. Ai militari ha detto che gli incontri con lo psicologo fissati ogni quindici giorni erano troppo pochi. L’uomo, casalasco, ha chiesto più sedute per arrivare a definire un percorso rieducativo più completo per poi riprendere in mano la sua vita e trovare lavoro.
L’imputato, con alle spalle diversi precedenti penali, era stato arrestato a dicembre a San Daniele Po, dove risiede. Dopo sei mesi ai domiciliari, lo scorso 18 giugno è evaso e si è presentato dai carabinieri per sfogarsi. Nei suoi confronti è scattato l’arresto. Oggi, nel processo per direttissima, il giudice non ha però convalidato la misura, ritenendola non giustificata nel momento in cui l’uomo è entrato in caserma per rappresentare il proprio stato di disagio.
Il magistrato non ha ravvisato il pericolo di recidiva per i reati per i quali si trovava ai domiciliari, respingendo la richiesta del pm di custodia cautelare in carcere. L’imputato è quindi tornato ai domiciliari. E’ stato “perdonato”, ma il giudice, rivolgendosi a lui, lo ha invitato a non farlo più, consigliandolo di rivolgersi al suo avvocato per qualsiasi problema, oppure di contattare i carabinieri, e di non presentarsi in caserma. L’uomo subirà comunque un processo per aver commesso il reato di evasione. Il procedimento è stato aggiornato al prossimo 18 settembre.
Sara Pizzorni