Maturità, seconda prova
per gli studenti cremonesi
Testa bassa, penne, calcolatrici, dizionari e manuali insieme ad una giusta dose di emozione. La maturità 2025 arriva al giro di boa, con la seconda (ed ultima) prova scritta. L’esame, tra i più temuti dai ragazzi, è preparato dal ministero dell’istruzione e del merito ma, diversamente dalla prova di italiano, è differente per ogni percorso di studi.
Come già accaduto mercoledì, giovedì mattina i maturandi cremonesi hanno riempito gli ingressi delle scuole, prima di prendere posto e iniziare l’elaborato; venti i punti in palio e sei ore di tempo.
Per quanto riguarda argomenti e tematiche, al liceo classico per la 17esima volta dal dopoguerra ad oggi dopo 16 anni torna protagonista l’autore latino Marco Tullio Cicerone e la sua De amicitia, per la felicità dei ragazzi del Manin che temevano una versione di Tacito. Prova di inglese invece per i colleghi del linguistico tra la scrittrice Hilary Mantel, la fast fashion e Kofi Annan.
Restando ai liceali, allo scientifico arriva con matematica lo studio di funzione, partendo da una citazione di Cartesio “la ragione non è nulla senza l’immaginazione”, seguita da Platone, Boccioni e (repetita iuvant) Cicerone. Una prova, invece, ispirata al brano La cura di Franco Battiato all’artistico e la ricerca antropologica e la sociologia sul territorio a scienze umane.
Passiamo poi agli istituti tecnici: economia aziendale (con l’ormai consueto bilancio d’esercizio) a ragioneria, i calcoli di estimo per i geometri, inglese anche per gli ex periti aziendali.
Per quanto riguarda i diversi corsi del Torriani, particolarmente attuale la traccia degli informatici, con la creazione (di massima) di una piattaforma contro le fake news attraverso l’intelligenza artificiale.
Il voto della seconda prova (in ventesimi) andrà a sommarsi al punteggio della prima prova e ai crediti ottenuti nel triennio, oltre naturalmente all’atteso orale che porrà fine all’esame di Stato 2025.
Andrea Colla