Ozono, a Cremona torna
oltre la soglia di informazione

Scatta di nuovo l’emergenza ozono in Lombardia e nel territorio cremonese, dove il livello ha superato la soglia di informazione: la centralina misurava infatti 181 mg/m3.
“Quello con l’inquinamento da ozono è da sempre un appuntamento estivo, ma quest’anno la situazione appare decisamente più critica che in passato, visti i superamenti dei valori della soglia per l’esposizione acuta a questo gas fortemente tossico per le mucose respiratorie,” dichiara Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia, richiamando il recente rapporto che Legambiente ha pubblicato su questo tipo di inquinamento.
“A non cambiare è anche la sottovalutazione del problema da parte delle istituzioni regionali, a partire dall’assessorato al welfare, che si guardano bene dall’attivare la necessaria informazione ai cittadini e le misure di limitazione delle fonti emissive, sebbene la Lombardia sia di gran lunga la regione con il più grave inquinamento da ozono in tutta Europa”.
L’ozono è un inquinante fotochimico, che si forma grazie alla luce solare. Per questo ha un picco di concentrazione che si verifica nei giorni di sole e nelle ore pomeridiane. Occorre pertanto evitare di svolgere attività intense all’aperto in fascia pomeridiana e serale, utilizzando per questo le prime ore del mattino. Anche un’alimentazione molto ricca di antiossidanti (contenuti in frutta e verdura di stagione) svolge una importante funzione protettiva nei confronti dell’azione ossidativa dell’ozono sulle cellule.