Cronaca

La Lav contro mozione Portesani
Olzi su abbattimento piccioni

Un'iniziativa Lav

Forte presa di posizione della Lav (Lega Anti vivisezione), in merito alla mozione presentata dai capigruppo Marco Olzi (Fratelli d’Italia) e Alessandro Portesani (Novità a Cremona)  con  la proposta di finanziare aziende agricole per l’abbattimento dei cosiddetti “piccioni di città”.

“Il Piano Regionale 2025-2029 – afferma la presidente della sezione cremonese, Maria Pia Superti – seppur con molteplici lacune, è un piano appositamente studiato che non comprende solo l’abbattimento del piccione domestico (questo è il nome comune che ricorda anche la sua storia), ma anche la cattura e comprende inoltre altre specie di uccelli, i corvidi, che sono considerati  dal mondo agricolo dannosi per le colture.

“Se si deve parlare di un pericolo sanitario e ambientale, questo deriva proprio dai proiettili usati per la caccia, che hanno un elevatissimo impatto ambientale e sulla salute umana. Anche nel rarissimo caso dell’utilizzo di cartucce con pallini non di piombo, è bene ricordare le innumerevoli vittime che ogni anno la caccia porta con sé, non solo tra gli esseri umani ma anche tra gli animali domestici.

“Si aggiunge inoltre che una nostra volontaria la settimana scorsa è stata allertata da un cittadino intimorito da raffiche di spari in un’azienda agricola in prossimità della strada. Giunta sul posto, la nostra attivista ha rinvenuto diversi cadaveri di piccioni insanguinati sia all’esterno, sulla strada, che all’interno dell’azienda vicino ai silos. Dirigendosi verso un uomo armato, ha scoperto che si trattava di un Agente della Polizia Provinciale autorizzato all’abbattimento controllato dei piccioni nella zona. È inutile evidenziare come la perdita di sangue in prossimità di silos all’interno di un’azienda agricola costituisca un rischio sanitario estremamente più alto della stessa presenza dei piccioni.

“Per quanto riguarda il contenimento della specie piccione comune, così come di tutte quelle specie che possono creare un pregiudizio all’attività economica di alcune aziende (e non alla maggioranza della popolazione comunale), esistono metodi di contenimento collaudati come la sterilizzazione attraverso l’apposito mangime”.

“Si ricorda ai consiglieri Olzi e Portesani – conclude Superti –  come nella nostra città le emergenze e le necessità di investimento di denaro siano molteplici, anche nel campo animale. Ne costituisce un esempio la mancanza di un ambulatorio comunale di veterinaria sociale, la chiusura da parte di ATS dell’ambulatorio veterinario, che funzionava benissimo, per la sterilizzazione dei gatti di colonia o ancora gli investimenti per la tutela della fauna cittadina o una struttura funzionante che accolga i tanti gatti abbandonati rinvenuti sul territorio.

“Auspichiamo che l’intero Consiglio Comunale voti  contro questa mozione, non solo per coerenza nei confronti dei cittadini cremonesi, ma anche per tutelare la salute pubblica, come tale Consiglio è chiamato a fare dalla stessa legge”.

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