Cultura

Centro Arte Perini di Castelvetro:
espone Gabriella Guzzetta

La mostra estiva proposta al Centro Arte Perini (Località Ponte 7, appena dopo il ponte che congiunge la riva cremonese a quella piacentina del Po) è all’insegna della sperimentazione. Ad esporre è infatti Gabriella Guzzetta, autentica creativa in grado di emozionare le sue opere in cui spicca un prezioso utilizzo di fibre tessili. La personale, curata da Simone Fappanni e Caterina Ghisu, è visitabile fino al 9 settembre da lunedì a sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19; è chiusa giovedì mattina, domenica e dal 4 al 17 agosto.

“Guzzetta – spiega Ghisu – è nata in Venezuela, ma fin da bambina vive e lavora a Palermo. L’amore per tutte le forme d’arte la accompagna durante gli studi scolastici ed universitari. Gabriella frequenta corsi di pittura presso la galleria Bobez di Palermo col pittore Ignazio Schifano e fonda l’Associazione Culturale Eka Cult con la quale organizza rassegne cinematografiche per il Comune di Palermo. La scoperta dell’arte tessile nasce durante il lockdown, quando si iscrive al corso online dell’artista portoghese Diana Cunha. Il telaio diventa inaspettatamente una passione che cresce e si dirama sia nella realizzazione di tessiture pittoriche, sia come designer di cinture e borse, grazie anche alla collaborazione con il brand Novietati. Per le sue opere, predilige l’uso di fibre naturali, come cotone, lana sarda, seta riciclata. Queste composizioni astratte si basano sulla combinazione tra il linguaggio del colore e l’espressività della materia, in modo da suscitare qualità sensibili, sensazioni e emozioni, secondo schemi che richiamano l’ordinamento delle partiture musicali. Le sue fonti di ispirazione sono Jinie Park, Antonio Marras, Maria Lai e Novella Politi”.

“L’arte di Guzzetta – aggiunge Fappanni – si muove agilmente fra misure astratte cercando nella materia il senso di un comporre che si rivela estremamente poetico. L’utilizzo virtuoso dei tessuti procede secondo una precisa architettura visiva che rende ogni suo pezzo unico e irripetibile, eseguito secondo una progressione che pone il soggetto entro un’atmosfera densa e intensamente vibrante. Si ha infatti l’impressione, già a una prima osservazione, che le sue opere nascano da una profonda e intensa riflessione sull’esistenza che si traduce in forme metamorfiche che hanno il dono della soavità e della pura evocazione meta-narrativa formano un intenso e multiforme caleidoscopio che si rivela progressivamente agli occhi dell’osservatore”. 

© Riproduzione riservata
Tag
Caricamento prossimi articoli in corso...