Cronaca

15enne palpeggiata accusa
ventenne. Difesa: "Non era lui"

L’accusa, per un giovane di vent’anni, è quella di violenza sessuale aggravata dalla minore età della presunta vittima e dai tempi e luoghi, in quanto sarebbe stata commessa di sera. Secondo la ragazza che l’ha denunciato, all’epoca dei fatti quindicenne, dopo un abbraccio, lui l’avrebbe palpeggiata sulle natiche. L’episodio risale alle 22 di una sera di agosto del 2023. In quel periodo l’imputato lavorava in un bar frequentato anche dalla ragazza. I due si conoscevano di vista. Poi c’era stato un contatto sulla chat di Instagram e si erano dati appuntamento per uscire insieme.

La sera dell’incontro erano stati al bar. Poi una passeggiata, l’abbraccio e le mani di lui che sarebbero scivolate sulle natiche di lei. La ragazza si era tirata indietro, dicendogli che voleva tornare a casa. Il ventenne l’aveva accompagnata, ma poi, secondo l’accusa, ci avrebbe riprovato, ottenendo un altro rifiuto. “Guarda che chiamo i miei amici”, gli avrebbe detto lei. E a quel punto il ragazzo se n’era andato.

L’avvocato Beber

Una settimana dopo la minore aveva raccontato quanto accaduto ai suoi genitori ed era quindi scattata la denuncia. Oggi il giovane, assistito dall’avvocato Consuelo Beber, è comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare. Il legale ha chiesto ed ottenuto il processo con il rito abbreviato che sarà discusso il prossimo 11 dicembre.

Dopo la denuncia, alla minore, che sapeva solo il nome di battesimo del ragazzo con il quale era uscita, erano state mostrate delle fotografie, e lei aveva riconosciuto il suo presunto molestatore. “Non è lui”, ha sostenuto l’avvocato Beber. “La chat Instagram sulla quale la minore si era accordata per l’appuntamento non è riconducibile al mio assistito. Lo dimostreremo in udienza”. La giovane non si è costituita parte civile.

Sara Pizzorni

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