Dopolavoro Ferroviario: giovedì
10 luglio cerimonia commemorativa

Il Dopolavoro Ferroviario di Cremona, giovedì 10 luglio a partire dalle 9, organizzerà una cerimonia commemorativa che avrà inizio in via San Francesco d’Assisi, presso il monumento alle vittime
del bombardamento, per ricordare i tanti ferrovieri e civili caduti in quella lontana mattina, ancora ben viva
nel cuore di chi ne è stato testimone.
Successivamente, presso l’ex sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Cremona si terrà la Santa
Messa, e al termine il dibattito – ricordo di Giacomo Guindani, ferroviere. In programma anche l’inaugurazione della mostra fotografica relativa agli eventi bellici che hanno interessato il nostro territorio.
Il 10 luglio 1944, 81 anni fa, la stazione ferroviaria di Cremona e i rioni S. Ambrogio e Porta Milano
vennero colpiti da un terribile bombardamento, senz’altro il più duro tra i numerosi che subì il nostro
territorio nell’anno che precedette la fine della seconda guerra mondiale. Poco prima delle 11 apparvero in cielo i bombardieri: vennero sganciate più di 50 bombe, di medio e di grosso calibro.
L’obiettivo erano la stazione e lo scalo ferroviario, ma altre zone del quartiere di Porta Milano furono
devastate. Si contarono ben 119 vittime, 82 furono i feriti. Tra la Cremonella e la via S. Francesco d’Assisi morirono più di 20 ferrovieri.
Interverranno il sindaco di Cremona Andrea Virgilio, i vice presidente della Provincia di Cremona Luciano Toscani, il presidente provinciale Anpi di Cremona Gian Carlo Corada, il presidente del Dopolavoro Ferroviario di Cremona Graziano Badolato. Seguirà la deposizione della corona d’alloro da parte delle autorità presenti e la benedizione del monumento.
La corona d’alloro verrà successivamente portata sotto la lapide, collocata su un edificio di quella che un
tempo era conosciuta come Porta Milano, ora piazza Risorgimento, che reca la seguente epigrafe:
“Come questa pietra immutabile il ricordo ed il compianto per i cremonesi vittime innocenti di
bombardamento aereo vivranno eterni ammonendo pace tra i popoli”.